di Luca Busani
Con ogni probabilità, non avrai mai udito prima la parola zettabyte, eppure a partire dal 2016 diventerà di uso quasi quotidiano, perché diventerà l’ordine di grandezza del traffico dati che attraverserà il web in un anno.
"Nel 2016 ognuno di noi avrà almeno due dispositivi e mezzo connessi a Internet"
La relazione di Cisco - Cisco Systems, azienda leader nel settore degli apparati di networking, ha pubblicato il suo rapporto periodico, che prende il nome di VNI (Visual Networking Index). Questo indice, per gli addetti ai lavori, è la cartina tornasole della mole di dati che circola in rete. L’azienda californiana, nella sua ultima relazione, ha cercato di stimare il traffico web tra circa 4 anni e i numeri che ci propone sono davvero impressionanti: entro il 2016, il flusso di dati che circolerà in Internet si quadruplicherà e complessivamente scambieremo 1,3 zettabyte.
Zettabyte, mica bruscolini - Per renderti più comprensibile l’entità di questa unità di misura, vogliamo proporti un paio di equivalenze: uno zettabyte corrisponde a mille miliardi di miliardi di byte, oppure a un miliardo di terabyte. Passando al lato pratico, la media di dati scambiati in rete ammonterebbe a circa 38 milioni di DVD all’ora e in tre ore potrebbe essere trasmessa l’intera produzione cinematografica mondiale. Di fatto, sarà l’inizio di una nuova era, che avrà bisogno di tecnologie adeguate per poter soddisfare le esigenze di quasi 3 miliardi e mezzo di utenti.
Miliardi di connessioni - Cisco non si limita a stimare il traffico dati del futuro, ma ricostruisce e analizza lo scenario tecnologico che verrà a crearsi. Nel 2016, oltre il 45% della popolazione mondiale avrà la possibilità di accedere a Internet e il numero di connessioni complessive salirà a 19 miliardi, con una media pro capite di 2,5 dispositivi collegati in rete. È evidente che ad aumentare così sensibilmente il numero di device connessi contribuirà soprattutto la diffusione quasi capillare di smartphone e tablet.
Web a tutta birra - Lo stile di vita di una persona su due sarà incentrato sul web, questo è certo, e dovranno cambiare le prestazioni delle connessioni. I servizi via Internet dovranno migliorare qualitativamente e in particolare i video, che saranno ancora più utilizzati, cresceranno di risoluzione e consumeranno più banda. Per questi motivi, la velocità media di trasmissione arriverà a 34 Mbps e ogni secondo circoleranno contenuti multimediali per una durata complessiva di 2 anni e 3 mesi.
Un futuro roseo - Secondo Cisco, la maggior parte del traffico dati non verrà generato da reti mobili di quarta - o addirittura quinta - generazione, ma bensì attraverso le connessioni Wi-Fi, che diventeranno la corsia preferenziale del web nel 2016.
Immaginiamo che, a questo punto della relazione, i dirigenti dell’azienda californiana abbiano dovuto celare un certo ottimismo, perché ci sarà sicuramente il loro zampino dietro a molte di queste reti wireless. (sp)