Un robot suonatore di flauto costruito in Giappone impressiona per le sue capacità. E non si limita a esecuzioni perfette in assolo: interagisce con il pubblico e sa duettare con altri musicisti. (Alessandro Bolla, 3 dicembre 2008)
Nikolaj Andreevi? Rimskij-Korsakov (1844-1908), compositore russo, è passato alla storia per la sua eccezionale capacità di orchestrazione, cioè di scrivere o adattare musica per i singoli strumenti di un’orchestra. Una delle sue opere più note e di più difficile interpretazione è Il volo del calabrone. Chissà che cosa penserebbe il grande maestro se sapesse che una delle migliori esecuzioni del suo capolavoro è stata portata a termine da una macchina. Waseda Flautist No4 Refined IV è infatti il robot flautista migliore al mondo. Sviluppato nei laboratori della Waseda University (Giappone), è in grado di suonare l’impegnativo brano senza errori e con una qualità di esecuzione che lo pone al livello dei migliori musicisti del pianeta. Presentato al Biorobot 2008 in Arizona lo scorso mese di ottobre, Waseda Flautist si differenzia da tutti i suoi simili costruiti fino ad oggi per la straordinaria flessibilità della lingua e delle labbra, e per i suoi eccezionali "polmoni" che gli consentono di modulare con precisione le sfumature musicali scritte da Korsakov più di un secolo fa.
UN MUSICISTA FLAUTASTICO!
La lingua, in particolare, permette al robot di suonare utilizzando tutte le più raffinate tecniche, tra cui il "frullato": Waseda Flautist è cioè capace di far vibrare, a seconda degli effetti e delle note che vuole produrre, la parte anteriore o posteriore della lingua. Sofisticatissimo anche il meccanismo che permette di eseguire il vibrato costo-addominale e il vibrato laringeo, che i musicisti umani ottengono, dopo anni di pratica, modulando opportunamente la respirazione e i movimenti del diaframma. Tutto ciò è reso possibile da due polmoni acrilici che permettono al robot di inspirare ed espirare come un essere umano.
IL DITO PIÙ VELOCE DEL GIAPPONE
E non meno sofisticate sono le dita: elastiche al punto da consentire a Waseda di aprire e chiudere i fori del suo strumento fino a 8 volte in un secondo. Ma Waseda non è esclusivamente un solista: due telecamere installate nelle pupille gli consentono di vedere il pubblico e di interagire con esso (in termini di sguardi ed espressioni) e persino di duettare con altri musicisti. Waseda Flautist No4 Refined IV, insomma, non è un giocattolo: obiettivo degli scienziati che l’hanno realizzato è quello di studiare le possibili interazioni tra uomo e macchina e insegnare musica ad allievi umani.