E’ un tema da sempre caro alla fantascienza, eppure a breve potrebbe diventare realtà: stiamo parlando del controllo mentale. Tutti avrete visto un film - o letto un libro - dove l’alieno di turno cerca d’interferire con i pensieri e le azioni dei protagonisti, ma finora quest’incubo era relegato alla sola finzione. Da oggi, invece, grazie ad un gruppo di ricercatori del Georgia Institute of Technology, questa fantasia è ad un passo dall’essere realizzata.Il team guidato dalla dottoressa Hang Lu è, infatti, riuscito a controllare i movimenti di un verme mediante l’uso di un fascio luminoso variabile, generato da un proiettore LCD: cambiando il colore della luce e proiettandola in parti diverse del corpo del nematoda, lo hanno “costretto” prima a muoversi avanti e indietro, poi a compiere un percorso di forma triangolare, esaminando il tutto al microscopio. D’accordo, non stiamo parlando di primati o comunque di altri mammiferi dal sistema nervoso particolarmente evoluto, eppure i risultati così ottenuti sono davvero incoraggianti, sia perché gli strumenti utilizzati sono decisamente semplici e low cost - un comune proiettore a cristalli liquidi ed un siero proteico da somministrare ai soggetti dell’esperimento - sia perché gli scenari che questi hanno aperto sono molteplici e destinati a cambiare il futuro di quest’innovativa branca della scienza. Nemmeno dieci anni fa, nessuno sapeva cosa fosse l’optogenetica, tant’è che la parola stessa è stata coniata soltanto nel 2005; poi, dal 2002 gli studi per determinare gli effetti delle radiazioni luminose sull’attivazione di geni e circuiti nervosi degli organismi viventi hanno trovato sempre maggior spazio in ambito accademico ed ora iniziano ad arrivare i primi risultati.Come si suol dire, “a pensar male si fa peccato, ma quasi sempre ci si azzecca”: certamente non mancheranno mai gli investitori per questo tipo di ricerche, tra istituzioni governative, agenzie pubblicitarie e multinazionali varie; ovviamente noi ci auguriamo che le loro scoperte verranno utilizzate solo a scopi terapeutici ed a fin di bene, altrimenti rischieremo d’assistere a “L’invasione degli Ultracorpi” senza bacelli né replicanti...