Se siete andati al cinema a vedere The Social Network, il film diretto da David Fincher che narra le vicende che circondano la nascita di Facebook, ricorderete senz'altro la divertente scena in cui Eduardo Saverin viene condotto da Mark Zuckerberg in una fumosa stanza del campus di Harvard, dov'è stato organizzato una sorta di torneo ad alto tasso alcolico per selezionare i futuri programmatori da affiancare al loro progetto. Evidentemente, il gusto per la sfida è nel DNA della più celebre delle reti sociali e, così, agli inizi dell'anno prossimo si terrà la prima Hacker Cup, indetta appunto da Facebook.Le iscrizioni per questa Coppa dei Campioni degli "smanettoni" apriranno il prossimo 20 dicembre ed il torneo si svolgerà in tre diverse fasi: vi sarà una prima di qualificazione, dove bisognerà risolvere alcuni complessi problemi algoritmici e qui la rapidità e la precisione saranno determinanti; a questa, ne seguirà un'altra più difficile e selettiva, dalla quale usciranno i 25 finalisti; questi verranno ospitati direttamente nel quartier generale di Palo Alto alla fine di marzo e si sfideranno all'ultima riga di codice, tutto a spese di Facebook. Il vincitore riceverà la bellezza di 5.000$, ma, cosa ancora più importante, ai migliori verrà fatta un'offerta lavoro irrinunciabile. Sono previsti premi economici minori anche per gli altri 24, mentre per tutti quelli che riusciranno quantomeno ad accedere alla seconda fase li aspetta una T-Shirt commemorativa dell'evento. E' curioso come negli ultimi anni sia stata rivalutata, soprattutto in termini professionali, la figura dell'hacker, cioè colui che, grazie a particolari abilità e competenze informatiche, riesce ad effettuare operazioni normalmente impossibili in Internet. Prendete, ad esempio, Microsoft: la casa di Redmond è arrivata addirittura ad aprire uno spiraglio per i progetti più strampalati che riguardano il Kinect, perché questi si sono rivelati essere la miglior pubblicità gratuita per il suo controller. Ricordiamo anche che l'anno scorso in Svezia il Piratpartiet è riuscito ad ottenere il suo primo seggio nel Parlamento Europeo, superando la fatidica soglia del 7% dei voti. Perfino la tanto discussa vicenda di Wikileaks ha messo in luce l'influenza ed il potere mediatico che hanno i pirati informatici: lo stesso Julian Assange è stato uno di loro e non vanno neppure dimenticati gli attacchi dei giorni scorsi, per rappresaglia contro la presunta persecuzione ai suoi danni, che hanno messo in ginocchio server governativi e siti del calibro di MasterCard e PayPal.E cosa ne sarà del buon vecchio curriculum vitae? Anche questo sembra essere diventato uno sbiadito ricordo di un'altra epoca: ora, per conquistare un posto di lavoro, bisogna mettersi in gioco e saper dimostrare di che pasta si è fatti; d'altra parte, proprio lo stesso Zuckerberg ci ha insegnato che, per diventare miliardari a 24 anni, non servono una brillante carriera o un'esperienza pluriennale, ma il giusto mix tra genio e sregolatezza!