di Luigi Teodonio
Non bastava oggi l’ansia spasmodica per la presentazione e il lancio sul mercato del nuovo iPhone 5. Lo smartphone di Apple viene caricato di nuovo da pesanti aspettative: il melafonino di sesta generazione - secondo il capo analista economico di JP Morgan - potrebbe risolvere la crisi economica USA. Ecco come.
"L'iPhone 5, con un prezzo di 600$, creerebbe profitti per 3 miliardi"
Boom economico -
Grandi numeri - Michael Feroli prevede che il nuovo smartphone di Apple sarà messo in vendita a un prezzo medio di circa 600 dollari e genererà i un ritorno per l’economia statunitense di circa 400 dollari per ogni esemplare venduto. Se entro la fine dell’anno dovessero essere venduti 8 milioni di iPhone 5 nel solo mercato statunitense, ecco che allora il conto è piuttosto semplice: un volume d’affari di circa 3.2 miliardi di dollari, che permetterebbe al PIL degli Stati Uniti di crescere di circa lo 0.3% su base annua. Un mini-boom economico, che secondo il Washington Post potrebbe addirittura salire fino allo 0.5%. Un bel balzo in avanti rispetto all’impatto economico avuto dall’iPhone 4S, valutabile intorno allo 0.2% del PIL.
Democratico - E c’è addirittura chi prevede per il nuovo iPhone una partigianeria politica nelle prossime elezioni statunitensi. Con tinte che tendono verso il blu democratico. Lo smartphone di Apple, a novembre, infatti, potrebbe giocare un ruolo fondamentale nella rielezione di Barack Obama. Soprattutto se riuscirà a mantenere le sue promesse economiche. Se davvero l’economia statunitense dovesse crescere dello 0,5% grazie al telefonino di Cupertino, l’attuale presidente statunitense potrebbe giocarsi in campagna elettorale il miglioramento del quadro economico generale. Guadagnando consensi nella serratissima corsa alla Casa Bianca. (sp)