di Luigi Teodonio
Chi non ha mai provato a curarsi in casa da solo? Peccato che il più delle volte il rimedio escogitato sia peggiore della malattia. E ora, con la massiccia diffusione di applicazioni per smartphone che promettono guarigioni miracolose, la situazione sta anche peggiorando. Tanto che negli USA è intervenuta la Food and Drug Administration.
"C’è un’app praticamente per tutto, anche per ogni malattia"
Una soluzione per tutto
Elimina l’acne con il flash - La Food and Drug Administration - equivalente statunitense dei nostri NAS (Nucleo Antisofisticazione e Sanità dell'Arma dei Carabinieri) è intervenuta nei mesi scorsi per sanzionare due aziende che avevano messo in vendita sull’App Store (AcneApp) e in Google Play (AcnePwner), un programmino per curare l’acne grazie alla luce del flash degli smartphone. La luce blu prodotta dal led del cellulare, secondo gli sviluppatori, servirebbe per combattere i batteri alla base dell’infezione che provoca l’acne, mentre la luce rossa sarebbe indispensabile per guarire più velocemente la pelle. Naturalmente si tratta di una bufala, tanto che le due aziende sono state multate per circa 15.000 dollari e le applicazioni ritirate dagli store.
E non finisce qui - Ma il caso appena descritto è il più eclatante solamente per l’intervento della DFA. Il New England Center for Investigative reporting ha censito oltre 1.500 programmi mobile a pagamento nei due store (alcune arrivano a costare anche 999 dollari), scoprendo che circa il 20% di queste promettevano cure miracolose. Circa 150 applicazioni, per esempio, garantivano di curare utilizzando musiche speciali, un’altra dozzina utilizzando la luce del led posteriore, mentre altre due sfruttando la vibrazione cellulare. Ce n’è per tutti i gusti, insomma.
Cuore, orecchio… tette - Sugli scaffali dell'App Store, per esempio, c’è un’applicazione che promette di stabilire se siete in grado o meno di compiere attività fisica. Basta eseguire 30 piegamenti in un minuto e inserire nell’app la vostra frequenza cardiaca. Il Cardiac Stress Test, da questo semplice dato, saprà dirvi se il vostro cuore è o meno in forma. Ma c’è anche l’app miracolosa che promette di curare l’acufene, disturbo dell’udito per il quale la comunità medico scientifica non ha ancora trovato alcuna soluzione. Oppure c’è chi promette di far aumentare di qualche taglia il proprio seno. Basta ascoltare per 20 minuti al giorno il pianto di un bimbo e, voilà le jeux son fait, il vostro davanzale inizierà ad aumentare di volume.
Inutili - John Grohol, esperto in tecnologia per la salute, sostiene che la maggior parte degli sviluppatori realizza queste app senza effettuare alcun test medico-scientifico.
Giocando, quindi, sulle debolezze (e in alcuni casi sulla disperazione) della gente. «Virtualmente, ognuna di questi strumenti che promette di curare malattie fisiche o mentali delle persone è un falso. Gli sviluppatori giocano semplicemente sulle debolezze dei malati». (sp)