Ormai da molti anni si conoscono le potenzialità nocive delle emissioni di metano, un gas risultato dalla decomposizione di alcune sostanze organiche in assenza di ossigeno. Secondo uno studio eseguito presso l'Università di Linkping in Svezia, laghi e fiumi emanano una quantità inaspettata di CH4, pari al 25% di tutta l'anidride carbonica del pianeta.
I 474 bacini di acqua dolce analizzati ne producono 103 teragrammi all'anno e la rivista Science ha rivelato che questo rappresenta un pericolo 25 volte più deleterio del CO2, responsabile del 20% dell'incremento dell'effetto serra.
Nonostante tutto, il metano rimane un elemento preziosissimo a livello economico e industriale: lo shale gas, quasi interamente costituito da questo idrocarburo, viene ritenuto da molti il petrolio del nostro secolo. Alcuni studiosi sono molto titubanti per quanto riguarda l'impatto ambientale e le conseguenze derivate dai sistemi di estrazione del gas.
Scritto da: Alice Ajmar
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