La tipica rappresentazione mentale di fabbrica che ognuno di noi ha può variare per alcuni aspetti secondari da persona a persona, ma il fumo denso e nero che viene liberato nell'aria, e che non lascia dubbi sul livello di inquinamento prodotto, penso sia un punto fisso per tutti. Lo stesso non si può dire, però, per gli undici stabilimenti del gruppo Sanpellegrino, veri e propri esempi riguardo la relazione industria-energia pulita: ognuna di queste fabbriche è alimentata totalmente da energia elettrica proveniente da fonti rinnovabili.
Una vera e propria rarità nel campo delle grandi aziende, le quali spesso sono più interessate al bilancio che al rispetto dell'ambiente e della natura. La sede di Milano e tutti gli stabilimenti Sanpellegrino dislocati in Italia saranno riforniti di energia elettrica verde, creata utilizzando fonti rinnovabili come Sola, vento e acqua: questa conversione è resa possibile dall'accordo con Edison e dall'acquisto di Certificati Recs (Renewable energy certificate system). Passando ai fatti, lo stabilimento di Garessio, in provincia di Cuneo, dove viene prodotta l'acqua San Bernardo, è alimentata al 100% da energia pulita, di cui gran parte proviene da impianti eolici; in quel di Pejo (Trento), invece, è attiva dal 2009 una caldaia a biomassa in grado di produrre energia termica dagli scarti agricoli e forestali del Trentino Alto Adige.
L'obiettivo della società è quello di investire nelle energie provenienti da fonti rinnovabili per ridurre i consumi prodotti dal riscaldamento, dall'illuminazione e dal raffreddamento: interessante e encomiabile metodo per unire obbiettivi finanziari al rispetto della natura.