La tecnologia dei telepass al servizio degli anziani. Con una controindicazione. Addio alla privacy.
La nonna ha preso la medicina? Potrebbe dircelo un computer. |
La tecnologia RFID consiste in un chip, capace di memorizzare migliaia di dati, collegato a un'antenna che invia un segnale a un ricevitore. Il ricevitore, una volta riconosciuto il segnale, autorizza l'accesso, come nel caso dei normali Telepass.
Come ti controllo il nonno. Nel caso del controllo degli anziani, invece, i chip RFID verrebbero applicati a spazzolini da denti, contenitori per medicine o per alimenti o ai ripiani di frigoriferi e armadi e interagirebbero con un ricevitore, posto su un guanto indossato dall'anziano. Quando la persona sola o malata prende in mano la scatola delle pastiglie, apre la dispensa, si lava i denti o si siede sul water, il ricevitore raccoglie i dati e li invia a un computer in grado di analizzarli. E di capire se la persona sta bene Parenti e operatori sanitari, collegandosi al computer via Internet, potranno così capire se la persona sta bene, sta svolgendo le sue azioni abituali e sta prendendo le medicine.
Il fantasma di Orwell. Il sistema - sviluppato da Intel e dal Georgia Institute of Technology -apparentemente valido sulla carta, ha però delle grosse implicazioni di tipo etico e morale, e non è chiaro quanta della loro privacy gli anziani saranno disposti a sacrificare in cambio di una miglior qualità della vita.
La tecnologia RFID è già utilizzata nei sistemi di controllo degli accessi ad aree riservate o nel pagamento dei pedaggi autostradali e presto potrebbe essere utilizzata nei supermercati per realizzare etichette intelligenti.
(Notizia aggiornata al 24 marzo 2004)