Stufi di buttare latte, yogurt, uova e altri cibi freschi che vanno a male dentro al frigorifero? La soluzione potrebbe essere vicina: qualche giorno fa Chao Zhang ha presentato al meeting dell’American Chemical Society un nuovo materiale che potrebbe aiutare l’identificazione visiva degli alimenti deterioriati.
Gel intelligente
Confezionato in cubetti grandi come un chicco di mais, questo gel si attacca con facilità a qualsiasi tipo di confezione alimentare. Con il passare del tempo cambia colore, sfumando progressivamente dal rosso al verde passando per l’arancione e il giallo. Quando è diventato di un bel verde brillante… l’alimento sul quale è attaccato è pronto per essere eliminato.
Il gel può essere programmato per replicare le specifiche di deterioramento tipiche di ogni alimento e può servire per tracciare la corretta conservazione dei prodotti lungo tutta la filiera. Per esempio, se una confezione di latte riporta una data di scadenza ancora lontana, ma il tag è già verdino, significa che qualcosa non ha funzionato lungo il processo di produzione o trasporto: per esempio la nostra bottiglia potrebbe essere stata troppo a lungo fuori dal frigorifero.
“Il nostro gel non verifica la data di scadenza decisa dal produttore ma lo stato di conservazione degli alimenti” ha spiegato Zhang ai media.
Nano, argento e vitamina C
Il nuovo materiale è stato realizzato annegando nel gel dei nanofilamenti metallici che cambiano colore con il passare del tempo grazie all’interazione con cloruro di argento e vitamiana C. Con il trascorrere delle ore l’argento si deposita sui filamenti cambiandone la forma e la composizione chimica: interagendo con la vitamina C i metalli, e quindi l’intero cubetto di gel, cambiano colore.
Il costo industriale di questi sensori, che per la cronaca sono anche commestibili, è di pochi millesimi di euro.
Il materiale è stato brevettato in Cina: ora Zhang e colleghi vogliono iniziare a contattare le industrie per saggiarne l’interesse.
Difficile prevedere se il prototipo verrà apprezzato dalle aziende: si tratta comunque di un grande passo in avanti rispetto ai sensori elettronici attualmente disponibili sul mercato che si limitano a verificare e segnalare la data di scadenza delle confezioni, indipendentemente dallo stato di conservazione del contenuto.
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