Il mondo in generale sta prendendo sempre più coscienza della minaccia che l'inquinamento atmosferico porta al nostro pianeta: da qualche anno si sta cercando di creare motori ecologici o meno inquinanti per riuscire a convivere in maniera migliore con la natura. Per questo motivo, l'Agenzia Spaziale Europea ha preso in considerazione l'ipotesi di utilizzare un nuovo tipo di navicella spaziale al di fuori del comune: non avrà i tipici reattori, ma sarà dotato di un motore non inquinante.
Skylon, questo il nome scelto per la navicella prodotta da Reaction Engine, utilizzerà infatti un tipo di motorizzazione chiamata SABRE, il quale utilizza idrogeno e ossigeno per produrre energia: il primo costituirà il combustibile mentre il secondo, portato allo stato liquido, servirà per raffreddare. Una peculiarità di questo mezzo è la sua polivalenza: può sfrecciare nei cieli come un jet, alimentato ad aria, oppure vagare per lo spazio come una Space Shuttle. Le funzioni principali che adempierà saranno quelle di rifornire la stazione spaziale, trasportare apparati satellitari e, perchè no, passeggeri: la navicella è infatti in grado di portare nello spazio fino a un peso di 12 tonnellate. Come afferma Richard Brown, direttore del Centro per la tecnologia e il trasporto aerospaziale presso l'Università di Glasgow: "la variante a propulsione che dovrebbe essere installata in Skylon è con ogni probabilità la più efficiente". Sembra quindi che stia per essere affrontato un grande passo per quanto riguarda la scienza, ma anche per il rispetto dell'ambiente.
La produzione di questo mezzo, però, richiede un enorme sacrificio economico, in quanto il prezzo stimato per portare a termine il progetto sarebbe di circa 10 miliardi di $. (ga)