di Alessia Vicinanza
I prototipi di animali in versione hi-tech non sono una novità all’università di Zurigo. In questo periodo impazza un drone acquatico ribattezzato Naro-Tartaruga. Guarda il video del battesimo dell’acqua.
"Il primo drone era stato progettato da un gruppo di otto universitari"
Nuotate hi-tech - La tecnologia va avanti, ma guardandosi indietro allo stesso tempo. Almeno questa è l’idea dando un’occhiata al nuovo progetto dell’ETH (Politecnico Federale di Zurigo). Il Drone in questione ci chiama Naro-Tartaruga - in italiano anche nel nome originale - pesa circa 75 kg, misura metro, si sposta alla velocità di 2 metri al secondo e può spingersi a una profondità massima di 100 metri. La Tartaruga hi-tech è realizzata in alluminio ed è ancora in fase di test. Il primo tuffo è recente: risale solo all’estate scorsa.
Seguendo la scia - Non è nemmeno la prima volta che i ricercatori svizzeri traggono ispirazione dal regno marino. Se la tartaruga è ancora una novità, il Naro-Fish risale già al biennio 2008-2009. Il fatto che ci si riferisca a un periodo di tempo così specifico non è casuale: entrambi droni sono progettati come complemento per la tesi di laurea. I primi test della Naro-Tartaruga sono iniziati nel 2010, sintomo che lo studio era arrivato a delle conclusioni positive.
Approdi futuri - Quello che interessa maggiormente i ricercatori è studiare l’energia di propulsione generata dal movimento delle pinne, nonché la possibilità di creare sistemi di locomozione che ne riproducano il sistema alla base. Il primo obiettivo è realizzare un robot che nuoti autonomamente, ma sicuramente è solo l’inizio. La natura fa dunque da punto di partenza, bisogna capire quanto tutto questo... prenderò il largo. (sp)
Il drone tartaruga sguazza in piscina a Zurigo