Innovazione

Il primo cellulare senza batteria

Senza schermo, senza app, senza niente... Per adesso non lo vorrebbe nessuno, ma intanto dimostra che l'autonomia degli smartphone si può migliorare!

Uno dei problemi non risolti dei nostri dispositivi portatili è la durata della batteria: sarebbe fantastico non dovercene più preoccupare! Devono averlo pensato anche gli ingegneri dell'Università di Washington, che hanno creato il primo cellulare che funziona anche senza batteria. Il dispositivo attinge quel poco di energia di cui ha bisogno dall'ambiente in cui si trova, sfruttando le frequenze radio, i segnali Wi-Fi o quelli luminosi.

Rivoluzione. Può farlo perché è quasi a consumo zero: il suo modo di operare, infatti, è stato estremamente semplificato. Nelle normali conversazioni al cellulare, i segnali analogici captati dal microfono dell'apparecchio sono convertiti in segnali digitali che si propagano attraverso la rete cellulare. Questa conversione è particolarmente dispendiosa, in termini energetici: se ne vanno circa 800 milliwatt a chiamata, migliaia di volte più dei 3,5 microwatt di cui il nuovo dispositivo ha bisogno per funzionare.

Come funziona. Il cellulare senza batteria si mantiene sul segnale analogico: registra le vibrazioni captate dal microfono durante la chiamata e utilizzando una tecnologia chiamata backscatter (basata sulla riflessione di segnali radio nello spazio fisico e già utilizzata dalle spie sovietiche ai tempi della Guerra Fredda) trasmette il segnale a una stazione vicina, che operi al massimo a 15 metri di distanza.

Il telefono invia segnali digitali alla stazione soltanto durante la composizione del numero - collegandosi via Skype - mentre durante la conversazione passa completamente alla trasmissione analogica, come fosse un walkie-talkie. Per ora, i ricercatori sono riusciti ad effettuare una chiamata vocale dal telefono sperimentale a un normale dispositivo Android.

Prospettive. Ora il team sta lavorando al miglioramento della ricezione vocale ma anche a uno schermo a inchiostro elettronico per gli sms e a una piccola telecamera. In futuro, le celle telefoniche o persino i router wi-fi potrebbero incorporare questa tecnologia: in questo modo si amplierebbero l'area di ricezione e la potenza del segnale.

10 luglio 2017 Elisabetta Intini
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