Ad Amsterdam sta per sorgere un ponte d'acciaio unico nel suo genere: sarà totalmente stampato in 3D e la sua costruzione verrà gestita da un paio di braccia robotiche totalmente autonome.
Il progetto. L'idea arriva dalla startup olandese MX3D, che nel 2014 ha sviluppato un robot industriale capace di stampare in tre dimensioni strutture complesse di qualsiasi forma o misura, utilizzano materiali sostenibili.
Per realizzare il suo ultimo progetto, MX3D ha stretto una partnership con l'azienda di software di progettazione Autodesk e con la società di costruzioni Heijmans. La realizzazione di questa originalissima struttura è prevista per il mese di settembre in un punto non ancora precisato della capitale dei Paesi Bassi, dove andrà ad arricchire la lista di circa 1500 ponti che attraversano la fitta rete di canali.
Muscoli meccanici. Le braccia robotiche inizieranno a lavorare su una sponda del canale, avanzando su dei supporti auto-assemblati mano a mano che il ponte andrà completandosi. I robot saranno in grado di scaldare il metallo alla temperatura di 1500 °C, in modo che le stampanti possano modellare in tempo reale l'intelaiatura, le travi e gli altri elementi strutturali. Il lavoro non necessiterà di alcun tipo di intervento umano, dato che le macchine seguiranno le istruzioni tracciate mediante un software.
Prova e riprova. Prima di arrivare a questo punto la tecnologia ha dovuto superare diverse fasi di perfezionamento. Nel corso dei test gli ingegneri della MX3D hanno dovuto superare più di un intoppo, tra cui intasamenti delle stampante, costruzioni abortite e persino qualche esplosione. Ora, però, l'hardware sembra pronto per il salto di qualità: come si osserva nel video in inglese che trovate in fondo alla pagina, un braccio meccanico è già stato capace di ultimare un piccolo ma intricato ponte di metallo, che sostiene senza problemi il peso di un uomo.
Tra passato e futuro. «Questo ponte mostrerà come la stampa 3D possa finalmente avere un impatto su larga scala, entrando nel mondo degli oggetti funzionali e dei materiali sostenibili e consentendo una libertà di forma senza precedenti», ha detto il designer olandese Joris Laarman, a cui si deve la firma stilistica del progetto; «Il ponte rappresenta una bella metafora per collegare la tecnologia del futuro con la città vecchia, in un modo che tira fuori il meglio di entrambi i mondi».