di Luca Busani
I display touchscreen stanno portando alla scomparsa dei tasti fisici. La tecnologia Tactus potrebbe invertire questa tendenza e riportare i pulsanti addirittura dove non esistono. I pulsanti, scompaiono e riappaiono come per magia.
"Lo strato aggiuntivo è talmente sottile da non influenzare il design dei dispositivi"
I tasti sono morti, viva i tasti - I tecnoscettici da tempo denunciano che la tecnologia touchscreen sta portando all’estinzione dei tasti fisici, soprattutto nei dispositivi mobili. La prova lampante ce la offre Google, che ha deciso di sfruttare tutto lo spazio a sua disposizione per il display dell’ultimo Galaxy Nexus, integrando i tasti multifunzione nella parte inferiore dello schermo. In alcuni contesti uno schermo touch, in effetti, è davvero comodo, mentre in altri la praticità di un pulsante vero e proprio è innegabile.
La tecnologia Tactus - Tactus cerca il connubio tra le due tecnologie, aggiungendo un sottile strato trasparente ai display touchscreen che, all'occorrenza, consente di far apparire e scomparire tutti i tasti che vogliamo. Il funzionamento di questa nuova tecnologia, presentata durante la “Display Week” organizzata a Boston dal SID (Society for Information Display), è piuttosto semplice: si tratta di un velo di liquido atossico, che può essere spostato e concentrato a proprio piacimento, agendo sulla pressione esercitata da un sofisticato controller interno.
Uno strato mutevole - Il Tactus Tactile Layer - questo è il nome dello strato - viene appoggiato sopra al normale display touchscreen e ne aumenta lo spessore solo di un millimetro, pertanto non incide in alcun modo sulla forma del dispositivo su cui viene installato e, anzi, consentirà di sperimentare design innovativi. Ti sembra tutto terribilmente complicato? Allora immagina di avere in mano una di quelle bustine di caramello per guarnire i dolci: se da un lato eserciti una pressione, dall’altro noti un rigonfiamento e, appena lasci la presa, tutto torna come prima.
Tante forme, tanti design - La tecnologia Tactus, essendo basata su un fluido, presenta un altro pregio: la forma e la disposizione dei tasti può essere cambiata e adattata a ogni esigenza in qualsiasi momento. Per esempio, può generare un unico grosso pulsante per rispondere alle chiamate, per poi dividersi in centinaia di bottoni più piccoli quando il dispositivo viene ruotato in modalità landscape, formando una tastiera estesa. I tasti così generati, inoltre, saranno chiaramente percepibili al tatto, ricreando le stesse sensazioni di quelli fisici.
Un po’ di pazienza - Tactus Technology ha già annunciato di aver stretto un accordo commerciale con Touch Revolution, una divisione della taiwanese TPK, azienda leader nel settore degli schermi capacitivi.
L’idea è di sfruttare questa importante partnership per portare la tecnologia nel maggior numero possibile di dispositivi, dagli smartphone ai tablet, dalle console alle apparecchiature biomedicali. Se tutto andrà come previsto, i primi display Tactus verranno distribuiti entro la metà dell’anno prossimo, mentre per la commercializzazione dei primi device dovremo attendere il 2014: sarà l’iPhone 7 oppure il Galaxy S V a lanciare questa tecnologia? (sp)
Tactus Technology Introduction
Tactus Technology Inc.
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