Tra il 2001 e il 2002 un pirata inglese ha messo in crisi le reti militari del governo Usa utilizzando un modem. Ora rischia 70 anni di galera e una maxi multa. (Alessandro Bolla, 4 agosto 2008) Da "NevER-deaD" (non-morti, acronimo di Nobody Ever Really Die), ovvero coloro che riescono a sopravvivere miracolosamente alle attività da loro praticate (da Nonciclopedia).
Guai in vista per Gary McKinnon, l'hacker inglese che nel 2001 è riuscito a penetrare nel sistema informatico militare americano violando le reti della Nasa, del Pentagono, dell'Esercito e della Marina causando danni per oltre mezzo milione di euro. Accusato di aver compiuto la più grande scorribanda informatica da quando esistono i computer, è stato estradato negli Stati Uniti dove rischia fino a 70 anni di reclusione e una multa di oltre un milione di euro. McKinnon dal canto suo si dichiara innocente affermando di essere solo un nerd (vedi riquadro) alla ricerca di prove sull'esistenza degli alieni. La Camera dei Lord, il più alto grado del tribunale di Sua Maestà Britannica, non gli ha creduto e l'ha spedito negli Stati Uniti ad affrontare un durissimo processo. La bravata di McKinnon è durata oltre un anno: tra il febbraio 2001 e marzo 2002 il giovane inglese è entrato in 97 computer del Governo americano ed è riuscito a provocare lo spegnimento per più di 24 ore di oltre 2.000 macchine collegate alla rete militare del distretto di Washington.
Gli alieni esistono! Solo, questo il nickname del pirata, ha fatto tutto dalla sua abitazione londinese utilizzando un pc e un vecchio modem a 56k. Le numerose falle nella sicurezza delle reti e soprattutto le versioni di Windows prive di password di protezione gli hanno permesso di aggirarsi indisturbato in quella che dovrebbe essere la rete informatica più sicura del mondo. McKinnon ha dichiarato alla stampa che nei computer del Governo esisterebbero numerose prove sull'esistenza degli alieni.
NERD