Due team, uno svizzero e uno francese, si stanno contendendo a suon di materiali e tecnologie il record mondiale di velocità per barche vela. Obiettivo: superare gli 81 nodi, cioè i 150 km/h. Ma se state pensando alle classiche vele con lo scafo e l'albero, siete fuori strada: i due vascelli protagonisti della sfida sembrano due navi spaziali uscite direttamente da Star Wars.
Strano, ma a vela. La prima cosa che salta all'occhio osservando SP80 e Syroco, rispettivamente la barca svizzera e quella francese, è la mancanza della vela. O, meglio, della vela come viene comunemente intesa. Le due F1 dell'acqua sono infatti spinte da grandi kite, grandi aquiloni simili a paracadute utilizzati da tempo negli sport acquatici.
Non potrebbe essere diversamente: l'attuale record di velocità a vela è di 65,37 nodi, poco più di 121 km/h, stabilito da Paul Larsen nel 2012. Superare questa velocità con vela tradizionale collegata a un albero rigido è praticamente impossibile, perché la spinta del vento sulla struttura farebbe ribaltare la barca.
SD80. E poi ci sono le forme e i materiali. SD80 è un trimarano stampato in 3D la cui forma richiama quella dell' Y Wing di Guerre Stellari: lungo poco più di 10 metri, può ospitare due piloti. Lo scorso agosto ha fatto un test in acqua nel lago di Ginevra trainato da un potente motoscafo, con l'obiettivo di verificare dal vivo il suo comportamento alle alte velocità. Il team ora sta lavorando sulla vela, con l'obiettivo di realizzarne sempre di più grandi e performanti così da superare il muro degli 81 nodi.
Syroco, il Guscio volante. Ancora più estremo è Syroco, definito dagli addetti ai lavori la barca senza peso. Si tratta infatti di una capsula dalla forma allungata, dotata di una lunga pinna, detta idrofoil, e trainata da un grande kite. Il foil e la vela applicano alla capsula due forze opposte, facendola così uscire completamente dall'acqua. Vista in azione, sembra che voli. Al momento è stata testata senza equipaggio e con un kite molto piccolo.
Guardando il video viene da chiedersi come sarà essere a comandi di questa imbarcazione: probabilmente dal punto di vista della sicurezza e del comfort degli occupanti c'è ancora molto da lavorare.