Un'analisi effettuata dalla ISRO - ovvero Indian Space Research Organization - mette in guardia la popolazione e gli scienziati sull'entità delle conseguenze dei cambiamenti climatici che stanno avvenendo nella zona dell'Himalaya. Lo studio era stato indetto dal ministro dell'Ambiente Indiano, il quale confutava le teorie del rapporto sul clima del 2007 presentato dall'ONU, e scongiura la prevista scomparsa dei ghiacci dal territorio entro il 2035: buona parte diventerà acqua, ma una minoranza resisterà alle avversità.
Cinquanta esperti provenienti da 14 diversi realtà hanno confrontato le immagini satellitari degli ultimi 15 anni di un territorio che comprende le cime presenti in Nepal, Pakistan, Cina, Buthan e India: per dar maggior validità alle loro supposizioni, sono state effettuate anche spedizioni scientifiche nella zona. Le previsioni catastrofiche annunciate per il 2035 sembrano così scongiurate e si ritiene che non tutto l'Himalaya perderà la sua copertura di ghiaccio: in particolare, il 75% si scioglierà, il 17 % resisterà, mentre se ne formerà anche dell'altro nel corso degli anni (8%).
Anche se non sono risultati eccessivamente positivi, ribaltano precedenti convinzioni e danno speranze nuove per il futuro del "Tetto del Mondo": la catena montuosa che contiene tutte le vette più alte del mondo non verrà completamente privata dei suoi ghiacci, benchè quest'ultimi, negli ultimi 15 anni, siano diminuiti in media di circa 4 km. (ga)