Le chiaccherate con il taxista durante gli spostamenti urbani, in futuro, potrebbero diventare solo un ricordo: l’auto pubblica che si presenterà sotto casa nostra per accompagnarci all’aeroporto o a un appuntamento di lavoro sarà infatti guidata da un computer e non avrà bisogno del conducente.
Google Uber Alles?
Vi sembra uno scenario da fantascienza? Anche a noi, almeno per i prossimi 10-15 anni, ma le ultime notizie provenienti dalla Silicon Valley sembrano confermare l’interesse per questo business da parte dei grandi nomi della tecnologia.
E’ infatti di qualche giorno fa la notizia che Google ha investito oltre 250 milioni di dollari in Uber, una start-up che grazie a un’applicazione permette di prenotare un’auto blu con autista a prezzi particolarmente concorrenziali (ma a costi superiori rispetto a un normale taxi).
Si tratterebbe del più grande investimento mai fatto da Big G in una startup ed è stato confermato dal General Manager di Uber in Italia.
Ma perchè Google dovrebbe entrare nel mondo dei trasporti? Le ipotesi sono molte e tra questa c'è anche quella di voler mettere a frutto gli investimenti fatti negli ultimi cinque anni nelle auto driverless, cioè senza conducente. (Focus.it ne ha parlato qui e qui)
La bufala è sempre in agguato
In questi giorni le speculazioni sul tema si sono sprecate e i rumors sono stati fomentati da un articolo di TechCrunch (lo trovate qui) nel quale si parla di un improbabile acquisto da parte di Uber di ben 2500 GX3200, una fantomatica auto driverless sviluppata da Google e presentata all'ultimo salone di Detroit. Secondo l'articolo l'auto avrebbe, oltretutto, dalle prestazioni incredibili: completamente elettrica, percorrerebbe quasi 1000 km con una sola ricarica. Obiettivo dell'ordine sarebbe quello di realizzare flotte di taxi senza autista da dispiegare nelle nostre metropoli per sostituire i vetusti taxi entro il prossimo anno. La notizia è stata ripresa da molti siti italiani e stranieri che hanno riportato anche lo scontento dei taxisti per questa infausta novità.
Peccato si tratti di una bufala: l'articolo di TechCrunch è datato 25 luglio 2023 e si tratta di un articolo "dal futuro": la GX3200 non esiste e Uber, almeno per ora, non ha alcuna intenzione di far concorrenza robotica ai conducenti affiliati al proprio network. Rimane però il fatto che Google abbia investito una somma così ingente in Uber è effettivamente una conferma dell'interesse dell'azienda per questo settore, ma prima di poter chiamare un taxi senza autista passeranno ancora molti anni. Almeno 10 secondo la previsione di TechCrunch.
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