Dopo gli occhiali, le lenti a contatto. A pochi giorni dalla prima vendita “libera” (riservata in realtà ai residenti negli Stati Uniti) dei Glass, Google rilancia depositando il brevetto delle lenti a contatto intelligenti. Si tratta, in pratica, della versione “bionica” dei Glass: forniti di una microscopica telecamera e di emettitori led, potranno replicare molte delle funzioni dei Glass.
Non è la prima volta che Mountain View si dedica alle lenti a contatto: pochi mesi fa aveva presentato un brevetto di lenti capaci di monitorare in continuo i livelli di glucosio nelle lacrime, funzione utilissima per i malati di diabete tipo 2.
Nei disegni relativi al brevetto di questa seconda generazione di lenti, in realtà, sono descritte più che altro procedure ed esempi di utilizzo, oltre a schemi progettuali che mostrano l’integrazione dei componenti. Per esempio, il collegamento tra le lenti e lo smartphone, indispensabile per la connessione alla rete, prevede la possibilità di visualizzare le informazioni sul traffico mentre si guida. Oppure, grazie al “dialogo” tra le lenti e un radar di bordo dell’auto, sarà possibile ricevere un avviso led se un’auto proviene in senso contrario o si trova su un attraversamento pedonale.
Se ci sarà senz’altro a possibilità di scattare foto e video con un battito di ciglia (sistema già attivabile con il secondo modello dei Glass, quello ora in distribuzione), mancheranno invece le funzioni multimediali che utilizzano l’audio. Google è riuscito a sfruttare al meglio la conduzione ossea delle onde sonore (integrata da un auricolare facoltativo nell’ultimo modello), ma non si riesce a immaginare come possa far viaggiare il suono attraverso gli occhi.
Brevetto, non progetto
La domanda di brevetto è stata depositata nel 2012 ed è stata comunicata al grande pubblico proprio in occasione della "seconda ondata" di vendita dei Google Glass. Ma un prototipo ancora non si è visto e la realizzazione delle lenti a contatto con telecamera dovrebbe essere ancora a una fase iniziale di sviluppo.