Quante volte, in estate specialmente, capita di guidare contro sole e gli occhiali scuri non sono sufficienti per guardare senza fastidio la strada: in quelle occasioni, è inevitabile abbassare l'aletta parasole per proteggerci dai raggi, a scapito del campo visivo che viene notevolmente ridotto. Se la stessa cosa accade mentre stiamo camminando in città oppure in spiaggia, istintivamente portiamo una mano alla fronte e ci facciamo scudo con il palmo. E' evidente, quindi, l'inadeguatezza in queste circostanze, tutt'altro che rare, dei comuni occhiali da sole.
Stanco di tutto questo, uno scienziato americano, tale Chris Mullin, ha così sviluppato delle lenti speciali che rimedieranno a questi inconvenienti in modo automatico, aumentando notevolmente il nostro comfort. Sono state chiamate Dynamic Eye e, grazie ad un piccolo display a cristalli liquidi posto davanti al vetro, sono in grado d'individuare ed eliminare il centro della sorgente luminosa che ci infastidisce, oscurando solamente i pixel presenti in quella zona. I tempi di risposta sono pressoché irrilevanti, perché la macchia nera si modifica opportunamente in un batter d'occhio - e mai modo di dire fu più opportuno -. Al momento, Mullin ha appena completato il primo prototipo, che si comporta già a meraviglia ed utilizzando un paio di semplici pile a bottone può funzionare per un centinaio d'ore; i circuiti e la componentistica sono nascosti nella montatura, anche se, a nostro avviso, questa è un tantino troppo ingombrante. Rimane ancora parecchio lavoro da svolgere, soprattutto in fase di miniaturizzazione, per ridurre i Dynamic Eye a dimensioni più consone all'uso quotidiano, ma la loro reale commerciabilità dipende in larga parte dagli investimenti: ora l'ideatore, laureatosi alla celebre Università di Berkeley, è alla ricerca di fondi per poter portare avanti il suo ambizioso progetto e, pertanto, è giunto ad una fase critica dello sviluppo, ovvero la realizzabilità. Comunque sia, se tutto andrà come previsto, entro l'anno prossimo uscirà sul mercato il primo paio d'occhiali non graduati con questa tecnologia ed il loro prezzo dovrebbe aggirarsi attorno ai 400€; se otterranno, poi, il successo sperato, si passerà alla produzione di lenti da vista e di altre completamente trasparenti per la guida notturna.
Essendo tutto merito di piccoli schermi LCD, non sono da escludere ulteriori innovazioni, che li renderebbero davvero accattivanti: ad esempio, si potrebbe integrare un ricevitore GPS e l'ormai abusata realtà aumentataper avere i primi occhiali con le indicazioni stradali in sovrimpressione, ancora meglio dei navigatori satellitari; oppure aggiungere la connettività Bluetooth per poter ricevere le informazioni direttamente daglismartphone; ed infine, quanto sarebbe bello giocare ad una versione di Snake adattata ad hoc, dove il serpente viene guidato dal nostro sguardo e deve inseguire le sorgenti luminose al posto dei classici numeri.
I Dynamic Eye hanno proprio la stoffa per diventare uno dei must del futuro, vero?