Gamestop è leader indiscussa nelle vendite di software videoludico, guadagna soldi a palate, eppure non ha mai prodotto nulla: fino ad oggi, infatti, si è sempre limitata a vendere videogame e console, sia nuovi che - soprattutto - usati, sviluppando una rete di quasi 5000 negozi nei soli Stati Uniti ed oltre 2000 nel resto del mondo, Europa in particolare. Il settore è indubbiamente tra quelli che meno hanno risentito della crisi economica, grazie anche al boom di smartphone e tablet PC, che all’occorrenza hanno saputo trasformarsi in console portatili. I dirigenti di Gamestop si sono resi conto rapidamente di questo trend dilagante e, così, il presidente Tony Bartel ha dichiarato che non è da escludere in un futuro prossimo l’ingresso del marchio texano nel mercato dei palmari di grandi dimensioni.
Non c’è nulla d’ufficiale e non è ancora trapelato alcun dettaglio tecnico su questo tablet, ma non è difficile immaginare che per caratteristiche e vocazione presenterà forti analogie con l’attesissimo S1 di Sony. Come avrete intuito, le vere novità non saranno tanto nell’hardware del dispositivo, quanto piuttosto nelle applicazioni che utilizzerà, appoggiandosi verosimilmente sul sistema operativo Android. La settimana scorsa, lo stesso Bartel ha annunciato l’acquisizione di due aziende strategiche: Spawn Labs, che fornisce un servizio di gioco peer-to-peer, ed Impulse, che invece possiede un’esclusiva piattaforma di distribuzione di videogame online. E’ pur sempre vero che la somma delle parti non costituisce il tutto, però sommando ed analizzando questi elementi lo scenario che si profila è ormai chiaro: il tablet di Gamestop punterà con decisione sul cloud gaming, offrendo l’opportunità d’acquistare nuovi titoli direttamente via Internet e condividerli contemporaneamente su diversi dispositivi, utilizzando un innovativo sistema di streaming. In questo modo, l’esperienza videoludica sarà più coinvolgente e pressoché ubiquitaria, perché sarà possibile giocare con lo stesso software sia sul telefonino che sulla TV di casa, senza dimenticare il PC in ufficio - in pausa pranzo, ovviamente - a patto che sia disponibile una connessione dati.
Bartel ha altresì aggiunto che a corredo del tablet verrà incluso un comodo controllerBluetooth, che aggirerà i fastidiosi limiti delle interfacce touchscreen e s’accattiverà le simpatie dei giocatori più “puristi”. Questo lascia intuire che una terza acquisizione possa essere proprio dietro all’angolo e magari potrebbe riguardare un marchio minore, come Zeemote: per chi ancora non conoscesse quest’azienda, vi ricordiamo che ha realizzato un interessante gamepad wireless compatibile con i googlefonini, dal costo estremamente contenuto, che consente di sfruttare in modo davvero soddisfacente i migliori emulatori presenti nell’Android market.