Una macchina fotografica 3D con 12.616 lenti è stata messa a punto da Abbas El Gamal della Stanford University (Usa). Finora l'unica possibilità di realizzare immagini a tre dimensioni richiede l'impiego di due macchine fotografiche che riprendono la scena da due angolature differenti, così da riprodurre la visione "stereoscopica" tipica dell'uomo. Il risultato però non è sempre perfetto: l'immagine ottenuta è schiacciata, poco realistica.
Modellata sugli insetti
Per questo prototipo invece gli scienziati sembrano essersi ispirati agli occhi delle mosche, costituiti da tanti minuscole lenti. Associando infatti ad ogni micro-lente un gruppo di pixel – le unità che compongono l'immagine digitale – El Gamal e colleghi sono stati in grado di produrre una "mappa di profondità" della scena da fotografare in cui ogni singolo oggetto è riprodotto in base alla reale distanza dalla macchina fotografica. Ne risultano immagini realmente 3D, impiegabili in ambito medico, nella progettazione architettonica e in quella multimediale. [AP]