È il momento dei miliardari verdi. Dopo i cellularie le lampadine, tocca ai magnati della grande impresa internazionale diventare ecologisti e sostenibili. Molti degli uomini più ricchi del mondo, infatti, hanno spostato una parte dei loro investimenti sulla creazione di imprese ad elevato interesse ambientale, non solo negli Stati Uniti ma anche in Israele, Germania e Canada. Oltre 200 miliardi di dollari, quest'anno, saranno investiti in business "sostenibili", con un incremento del 40% rispetto al 2009. Per questo, la popolare rivista economica americana Forbes - che abitualmente pubblica la classifica degli uomini più ricchi del mondo - ora ne ha creata una ad hoc per i miliardari più ambientalisti.
In cima alla graduatoria il miliardario della Silicon Valley Vinod Khosla (1,1 miliardi di dollari di guadagno netto l'anno), cofondatore della Sun Microsystems, che insieme al suo amico investitore John Doerr (che guadagna 1,7 miliardi), ha investito milioni di dollari in imprese a tecnologia verde, soprattutto per la produzione di materiali da costruzione sostenibili, energia solare e biocarburanti. Sostenitrice del fatto che rispetto dell'ambiente e impresa possano andare di pari passo è anche Shari Arison, investitrice israeliano-americana (3,4 miliardi di introiti annui) che vuole trasformare entro cinque anni la sua impresa di costruzioni, Shikun & Binui, in un'azienda col 100% di sostenibilità, usando solare, desalinizzazione dell'acqua e uso di materiali riciclabili. Tra i più "verdi" ci sono sicuramente i cofondatori di Google, Larry Page e Sergey Brin, che tramite la loro fondazione Google.org hanno investito 100 milioni di dollari in progetti no profit, dall'energia solare allo sviluppo di automobili elettriche. Il portale più famoso del mondo offre anche il PowerMeter con cui gli utenti possono calcolare il loro consumo di energia e trovare i modi per ridurlo, e gli stessi uffici della società sono alimentati a energia solare, con l'arredamento che viene tutto da materiali riciclati.
Gli investimenti sostenibili crescono anche in Europa. In particolare, nella vicina Germania, il miliardario Aloys Wobben (che guadagna 3,5 miliardi di dollari l'anno), guida la quarta società al mondo per la produzione di energia eolica, Enercon, con oltre 14mila 500 pale eoliche installate in 30 paesi, mentre il principe Alberto II di Thurn und Taxis (entrata annua: 2,2 miliardi), che possiede 74mila acri di foreste nel sud del paese, ha in programma di investire 165 milioni di dollari per costruire in Baviera una delle più grandi centrali solari del mondo. Lo scopo è vendere tanta energia da alimentare 16mila abitaizoni di tutta la regione.
Chissà se gli investimenti verdi porteranno più guadagni agli investitori, o resteranno solo il "fiore all'occhiello" di ricchezze basate su altri elementi.
Di sicuro, viste le fortune che hanno creato, sono persone che sanno bene su cosa vale la pena prendere dei rischi, quindi le premesse per qualcosa di buono ci sono.