Avete presente quei grandi ritratti di famiglia nei castelli dei film, che cambiano espressione quando qualcuno gli passa vicino? In futuro anche le foto del profilo su Facebook potrebbero "prendere vita" quando meno ce lo si aspetta.
Il social network ci sta lavorando, grazie anche a una collaborazione con gli ingegneri informatici dell'Università di Tel Aviv (Israele). Tutto quello che serve è una singola foto del profilo (statica, come quella che avete ora in bacheca): i ricercatori riescono a ottenerne una versione animata - che sorride, si stupisce, si arrabbia, mette il broncio - semplicemente usando, come base, il video di un'altra persona, che quelle smorfie le fa davvero.
Potete vedere un esempio della tecnica in questo video (il testo continua sotto).
Minestrone di smorfie. Non serve che l'altro soggetto ci somigli fisicamente o sia del nostro stesso genere. Gli esperti possono mappare le sue espressioni facciali, distorcerle in modo che sembrino coerenti col nostro volto, e persino usarle come complemento del viso statico, laddove manchino elementi: se per esempio si parte da una foto in cui i denti non si vedono, e la si vuole far sorridere, si possono prendere in prestito gli incisivi di qualcun altro.
Convincente. Il risultato finale non è dunque una gif animata: la foto potrebbe animarsi con espressioni che non vi appartengono affatto. In una sorta di test di gradimento preliminare, la metà delle persone intervistate ha trovato l'effetto abbastanza verosimile da attribuirlo a uno stesso soggetto (anche quando aveva i denti di un estraneo!).
Mi piace. Anzi: bleah! Il team israeliano ha anche ipotizzato alcuni modi in cui Facebook potrebbe sfruttare le foto del profilo animate. Per esempio, il faccione di un amico potrebbe sorridere a un vostro "like"; combinandolo con funzioni di interpretazione del linguaggio, si potrebbe anche costruire una reazione animata coerente con i contenuti dei commenti ricevuti. In interazioni sempre più realistiche e sempre meno reali.