Innovazione

Facebook, smartphone, tablet e pubblicità

Manca davvero poco all’arrivo della pubblicità su smartphone e tablet.

Facebook sta per fare il suo ingresso in borsa e iniziano a trapelare le prime indiscrezioni sui business futuri. La pubblicità “passaparola” è diventata l’anima del commercio e quando gli “amici” sono oltre 850 milioni diventa un’attività super redditizia. Soprattutto in “mobilità”.

“Manca davvero poco all’arrivo della pubblicità su Facebook mobile”

Social mobile. A pochi giorni dalla notizia della futura quotazione in borsa di Facebook, iniziano a “fioccare” maggiori informazioni dalla documentazione depositata presso la Sec (Securities and Exchange Commission) da cui è possibile delineare le future strategie economiche del celebre social network. La news più interessante riguarda l’accesso a Facebook da parte degli utenti: più della metà si collega tramite dispositivi mobili. E se la matematica non è un'opinione, se il totale degli iscritti si aggira attualmente intorno ai 850 milioni di persone, stiamo parlando di circa 425 milioni di accessi mensili da smartphone e tablet. E, per ammissione della società di Zuckerberg, è un “tesoro” che non è stato ancora sfruttato in maniera redditizia.

Pubblicità online - Visto che Facebook è gratuito soprattutto grazie agli introiti in arrivo dagli spazi pubblicitari nella sua versione per rete fissa, l’approdo dei banner anche sul mobile era solo questione di tempo. La pubblicità su smartphone e tablet , tra l’altro, è molto redditizia. Basta, infatti, dare un’occhiata ai dati forniti da eMarketer - azienda specializzata in digital marketing - che svelano che Google, il principale gestore di inserzioni per piattaforma mobile, ha racimolato l’anno scorso la bellezza di 750 milioni di dollari di fatturato. Un mercato che, stando alle stime della stessa Mountain View, sfrutterà quest’anno, e parliamo solo degli Stati Uniti, circa 2,6 miliardi dollari, in crescita dell’80% rispetto al 2011.

“Mi piace” sponsorizzato! - Già dai primi di marzo assisteremo, insomma, all’apparizione delle prime inserzioni pubblicitarie su Facebook mobile tramite le “featured stories”, ossia le cosiddette notizie sponsorizzate. È che gli utenti si smartphone e tablet difficilmente cliccano sui banner pubblicitari, perché si collegano di solito per aggiornare lo stato o cercare una determinata informazione, attraverso i new feed dei “mi piace” espressi che scorrono in bacheca, tutti potremo sapere se un nostro amico gradisce questa o quella azienda.

Sistema efficace - Il meccanismo escogitato da Facebook è molto semplice ed evita i rallentamenti dovuti ai classici add-on pubblicitari classici che potrebbero, oltretutto, risultare irritanti sugli schermi ridotti dei dispositivi mobili. Basta in pratica un clic su un mi piace riferito a un prodotto o marchio sponsorizzato per far comparire la nostra preferenza sulla bacheca di tutti i nostri amici che, a loro volta, potrebbero esprimere lo stesso gradimento, andando a innescare un meccanismo pubblicitario a macchia d’olio.

Controindicazioni - I principali problemi di questa pratica, però, non mancano. Zeus Kerravala - analista di ZK Research - fa notare che l’utilizzo dei new feed degli utenti a scopo pubblicitario è una forma poco elegante di spamming. Oltretutto si configurerebbero problemi di privacy, visto l’utilizzo inconsapevole delle preferenze degli utenti a fini commerciali quando tali notizie dovrebbero servire agli stessi utenti per tenersi aggiornati tra loro e non per il marketing di Facebook. (sp)

Vinicio Mucedola

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7 febbraio 2012
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