Ma non aveva detto che non controllava più gli spostamenti degli utenti dopo che erano usciti dal social network? Facebook torna nella bufera per il brevetto di una tecnologia appositamente sviluppata per spiare i suoi amati iscritti.
“La data della richiesta del brevetto spione è dello scorso 22 settembre!”
Allora è un vizio! - Ricordate il polverone che si era sollevato esattamente una settimana fa quando, all’indomani dell’annuncio del maxi aggiornamento, un esperto di sicurezza aveva scoperto che Facebook ti controllava anche quando ti sei disconnesso? Bene, l’azienda di Zuckerberg si era affrettata a calmare le acque negando vigorosamente di spiare i suoi utenti… “al contrario di altre compagnie”. Evidentemente la privacy resta un concetto estremamente flessibile per Facebook.
Peggio di uno stalker - Adesso salta fuori che il social network più frequentato del pianeta ha addirittura depositato la richiesta del brevetto - con data 22 settembre 2011 - della tecnologia per pedinare gli utenti anche dopo il logout. Facebook sembra davvero impermeabile all’allarme sociale che continua a genera nell’opinione pubblica in generale, e non solo tra i suoi frequentatori più assidui.
Giorni contati? - E ogni volta che salta fuori una notizia inquietante come questa, sono in tanti a prevedere la sua morte. Finora non è mai accaduto. Come giustificherà Facebook questo ennesimo tradimento della fiducia - anche se sarebbe il caso di chiamarla piuttosto “pigrizia” - dei propri utenti? Sono certo che le scuse saranno davvero molto divertenti da leggere. (sp)