È un padiglione fantascientifico quello che accoglierà i visitatori dell'Expo 2008 a Saragozza, in Spagna. Le pareti della struttura saranno infatti composte interamente di acqua, ma senza somigliare a una cascata. Si tratterà piuttosto di una specie di schermo d'acqua, frutto dell'inventiva degli scienziati del Mit di Boston e di quattro architetti torinesi (Walter Nicolino, Carlo Ratti, Claudio Bonicco e Matteo Lai). Ogni parete sarà delimitata da un tubo sospeso e dotato di valvole per il flusso dell'acqua e sensori controllati da un computer. L'acqua scorrerà lasciando degli spazi vuoti e creando un effetto simile a quello dei pixel su un display, e su questo schermo liquido scorreranno scritte e immagini. «Ma al posto dei pixel illuminati», spiegano al Mit, «ci saranno acqua e aria". In più, grazie a speciali sensori, il muro d'acqua si aprirà al passaggio dei visitatori, come il Mar Rosso davanti a Mosè. Il padiglione biblico, per adesso, si può vedere solo nelle animazioni grafiche dei suoi progettisti, ma le prime immagini saranno presto disponibili sul sito del progetto.