L'Iss ha il bagno rotto: come fare pipì nello spazio?
La rottura di un bagno è un gran scocciatura per chiunque, a maggior ragione per gli occupanti della Stazione Spaziale Internazionale, che, tra le varie difficoltà della vita nello spazio, si trovano a dover combattere anche con la mancanza di gravità... (Alessandro Bolla, 29 maggio 2008)
Gli astronauti e gli scienziati che vivono a bordo della Stazione Spaziale Internazionale tra un esperimento di astrofisica e una ricerca sulla meccanica quantistica, si trovano anche a dover fronteggiare problemi molto pratici. Come quello di una toilette non funzionante. Un problema da nulla? Mica tanto: sapete che cosa succede a fare pipì in assenza di gravità?
L'aspira-bisogni. Il sistema igienico dei veicoli spaziali utilizza delle potenti ventole che aspirano i rifiuti solidi e liquidi prodotti dagli occupanti verso i contenitori di raccolta. In una nota resa pubblica qualche giorno fa, la Nasa ha comunicato la rottura di questo impianto in uno dei bagni installati sul modulo russo della Iss. Il poco piacevole guasto ha interessanto la ventola che permette l'aspirazione dei liquidi. Sergey Volkov, Oleg Kononenko e Garrett Reisman, i tre astronauti attualmente a bordo della stazione, hanno tentato di risolvere il problema sostituendo il dispositivo, ma con scarso successo.
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IN PRATICA... |
Charlie Spencer, responsabile del simulatore a terra della Iss, mostra il funzionamento dei bagni di bordo (in inglese).
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Aspettando l'idraulico. Il controllo missione russo ha suggerito ai cosmonauti di utilizzare la toilette di bordo della capsula Soyuz aggangiata alla Iss, ma la sua capacità limitata ha reso più che urgente la riparazione. Nell'attesa che lo shuttle Discovery, il cui lancio è programmato per la prossima settimana, recapiti alla Iss i pezzi di ricambio necessari, i tre cosmonauti hanno dovuto improvvisare, agganciando alla toilette uno speciale contenitore.
Ma come la fanno gli astronauti? «Tra le tante curiosità, quella della toilette è una delle più gettonate», ammette Mike Mullane, uno dei primi cosmonauti americani e oggi commentatore televisivo. Mullane ricorda che nel 1984 il controllo missione dello shuttle spense il sistema di raccolta delle urine per timore che un cristallo di pipì ghiacciata scaricato all'esterno danneggiasse la navicella spaziale in fase di rientro. Gli astronauti si trovarono così costretti a risolvere il problema utilizzando speciali contenitori di plastica.