Nel 2050 i robocalciatori saranno così tecnologicamente avanzati da poter sfidare la nazionale campione del mondo. Non saranno gli unici automi allo stadio: anche in sala stampa gireranno robot come l’ultimo presentato in Giappone che può intervistare, fotografare, cercare in rete e pubblicare news da solo!
Il primo vero robo-giornalista - Giornalisti di tutto il mondo tremate (e mi ci metto in mezzo!) perché i ricercatori della Intelligent Systems Informatics Lab (ISI) della Tokyo University hanno sviluppato un robo-giornalista capace di rubare il mestiere e di non chiedere nemmeno un centesimo di paga. Solo un po’ di elettricità. Questo automa sa muoversi agilmente tra la folla, evitare gli ostacoli, individua le persone e zac può effettuare interviste scattando pure foto.
Intervista, fotografa e cerca online - Se non ha in memoria qualche informazione può ricercarla su Internet in poco tempo grazie alla connettività cellulare, così in pochi secondi elabora un testo che potrà dare in pasto al web pubblicandolo in completa autonomia. Anche un’autorità del campo come Charlie Catlett dei Argonne National Labs è rimasto senza parole davanti al robot recentemente mostrato al meeting Information Processing Society in Giappone.
Potrà anche fare la cronaca scritta della partita - Il robogiornalista può seguire una partita e compilare in tempo reale una sorta di cronaca con tutti i dati relativi alle azioni, informazioni legate ai singoli giocatori, dettagli tecnici, ecc... ovviamente per ora è tutto a livello "primitivo", ma la tecnologia ha fatto passi da gigante da quando nel 2002 il MIT creò il robo-inviato di guerra Afghan eXplorer perché quello era comandato a distanza mentre la proposta giapponese è totalmente autonoma. Potrà un automa senz’anima mettere la stessa passione di un collega umano o gli articoli rimarranno fredde e impersonali cronache, elenchi di fatti?