L'epoca dei maker, appena iniziata, sta iniziando a creare i propri micro-miti, e Easton LaChappelle è uno di questi. È un 19enne americano che ha creato un braccio bionico fatto in casa e che costa solo 500 dollari. Un'invenzione che sta cambiando il mondo della robotica. Perché? Per due motivi: costa veramente molto poco rispetto ad altre protesi robotiche ed è controllato dalla mente.
PRECOCE E APPASSIONATO. Ma andiamo con ordine. Appassionato di computer, tecnologia e fai da te, Easton LaChappelle a 14 anni inizia a studiare da solo le basi della programmazione, della stampa 3d e della robotica. Un giorno, a una fiera di scienza locale, incontra una bimba di 7 anni con un braccio artificiale che, lei gli spiega, costa 80 mila dollari. Easton rimane impressionato dalla vicenda (e dal costo di una protesi) e torna a casa con un obiettivo: realizzare una protesi davvero innovativa e a basso costo. In poche settimane, con le sue conoscenze, una stampante 3d e un software open source, crea la sua prima mano artificiale combinando un Nintendo Power Glove e i mattoncini Lego. Costo di produzione: 350 dollari.
L'EVOLUZIONE. Dopo altri 3 anni di lavoro la mano si è trasformata in un braccio, un prototipo perfettamente funzionante di protesi che si può controllare con il pensiero, seppur in modo limitato. Per realizzarlo, LaChappelle ha utilizzato il programma di modeling 3d Solidworks e ha utilizzato parti già realizzate da altri e depositate su Thingiverse - un archivio online di modelli open source. Una volta completato il design, ha stampato il modello con una stampante Printbot da meno di mille dollari.
COME FUNZIONA. Il Robotic Arm V 1.0, così si chiama la protesi di LaChappelle, è costituito da 2 kg di materiale plastico, dunque più leggero di un braccio umano. Ogni componente (dita, palmo, avambraccio, gomito, bicipite, spalla) può essere stampato da una stampante 3d consumer. Il cuore del sistema è un processore Teensyduini, un microcontroller sviluppato a partire da una scheda Arduino, a cui si aggiungono, sensori, circuiti di amplificazione e ricevitori Bluetooth.
LA GESTIONE DELLA MANO. Per governare la mano con la mente si utilizza un cuffia EEG (elettroencefalogramma). I sensori di cui è piena rilevano l'attività cerebrale di chi lo indossa, i suoi chip traducono i segnali elettrici in comandi che vengono inviati alle dita via Bluetooth.
Quando ci si focalizza su un oggetto, per esempio, la mano riceve l'istruzione e si chiude per afferrarlo, grazie a dei minuscoli motori a corrente continua inseriti nel palmo, che muovono un semplice sistema di ruote dentate.
Il Robotic Arm trasmette anche la sensazione del tocco, attraverso un sistema di feedback che si basa su sensori di forza e su un piccolo motore che vibra.
Rispetto al modello-Lego, il costo di realizzazione è lievitato a circa 500 dollari, che però scompaiono se pensiamo che negli Stati Uniti una protesi analoga costa in media 60 mila dollari.
FACILE E OPEN. Una volta finito il liceo (l’high school), Easton ha fondato la sua compagnia, la Unlimited Tomorrow, allo scopo di sviluppare il lavoro. Nel frattempo ha messo online il progetto a disposizione di tutti, sottoposto a licenza Creative Commons per uso non commerciale, con l'obiettivo di mobilitare il mondo dei maker, gli appassionati di faidate altamente tecnologico, e rendere sempre più sofisticato il Robotic Arm. Sul sito si trovano informazioni su tutto l'hardware che serve per assemblare l'arto, compreso il tipo di cacciaviti, chiavi a brugola, cavi e coltelli.
MONDO-MAKER. Il lavoro di Easton racconta il cambiamento in atto in questi anni e la sotterranea rivoluzione dei maker. Il modeling, la stampa 3d, lo scanning degli oggetti, il software open source sono strumenti e pratiche sempre più diffusi e a buon mercato. E permettono a chiunque di creare prototipi “aperti” allo sviluppo da parte di altre persone, per sfornare prodotti nuovi, personalizzabili, economici. Un modello di lavoro crowdsourcing che va a sfidare in qualche modo il mondo chiuso e “arcano” dell'industria.
«Nessuno può cambiare il mondo da solo» ha dichiarato La Chappelle, «ma si può farlo se siamo in tanti, se uno sviluppa una tecnologia e gli altri la usano per farla crescere».
EROE POPOLARE? Genialità, ispirazione, successo self-made, impegno per la società: la storia di Easton ha tutti gli ingredienti per trasformarlo in un piccolo mito teenager americano. Cosa che sta in effetti avvenendo: è stato definito da alcuni giornali “Il nuovo Steve Jobs o Bill Gates” ed è stato ricevuto dal presidente Obama, che ha stretto la sua mano artificiale, elevando il percorso di Easton ad esempio da seguire. È comparso come speaker al prestigioso Ted.
Il suo lavoro, nato da un'aspirazione a cambiare in meglio la vita di una persona, sta riscuotendo consensi anche inaspettati: si dice che la Heineken gli abbia chiesto 5mila pezzi della sua protesi per servire birre nei propri bar non è chiaro come: il barista guarda la pinta di birra e il Robotic Arm le afferra, per poi consegnarla al cliente?
LaChappelle ha ricevuto anche qualche critica per il passaggio dall'idealismo open source al business in privato.
Lui si difende scrivendo sul sito che lo scopo della sua impresa è sviluppare tecnologia estrema a prezzi bassi e che ha sempre in mente la bambina della fiera.
Ora, dopo un applauditissima serata al Ces 2015 di Las Vegas, Easton è protagonista di una puntata della serie video Luminaries (vedi qui sotto), sulle persone più influenti nel mondo della scienza e della tecnologia. E - a soli 19 anni - sta collaborando con la Nasa alla realizzazione dell'interfaccia di controllo telerobotico del progetto Robonaut.
Probabilmente sentiremo ancora parlare di lui.