Nel mentre riceviamo notizie sulla disponibilità (dal 30 Aprile negli Apple Store americani, dal 10 Maggio in Europa) del nuovo iPad con modulo 3G integrato, c'è chi è riuscito a bypassare l'Apple Store e a vendere contenuti a luci rosse sull'ultimo arrivato dell'azienda di Cupertino.
La compagnia si chiama "Private Media Group" ed ha annunciato di essere già in grado di riprodurre i propri contenuti per adulti all'interno dell'iPad ignorando l'Apple Store e le sue restrizioni. Ovviamente è già possibile navigare su siti per adulti con l'iPad, ma la faccenda è un pò diversa: in questo caso stiamo parlando di una vera e propria applicazione simile ad iTunes che permetterà di scaricare contenuti a luci rosse (diversamente da Apple che sappiamo porre dei paletti molto restrittivi nel campo dei contenuti per adulti).
C'era da aspettarselo, in fondo l'industria Hard è sempre stata al passo coi tempi nel campo delle nuove tecnologie, e in alcuni casi è stata anche determinante nell'affermare uno standard a discapito di un altro: classico esempio è la vecchia diatriba VHS contro Betamax. Quest'ultimo era da tutti i punti di vista superiore al VHS, ma l'industria del porno decise di adottare lo standard VHS per i suoi film segnando la fine del povero Betamax, diventato oggi un cimelio per collezionisti.
Pensate inoltre che il primo film mai realizzato uscì nel lontano 1895 e due anni dopo usciva il primo film dai contenuti erotici. Altro esempio di come l'erotismo sia in grado di decretare il successo di una nuova tecnologia è il boom che ebbe il sito AOL - uno dei pochi che ancora oggi resiste a Facebook e Twitter - il quale diede la possibilità di creare chatroom private, che nella maggioranza dei casi erano a sfondo sessuale.
Altra innovazione degli ultimi anni è il cinema in tre dimensioni: "3D Sex and Zen", con un budget di 4 milioni di dollari sarà il primo film Hard a utilizzare questa tecnologia. Il produttore del film "Stephen Shiu Jr." recita: "Sembrerà che le attrici del nostro film siano a pochi centrimetri dagli spettatori".
Pare proprio che l'industria del porno, con il suo fatturato da un miliardo di dollari l'anno solo in America non conosca crisi: le enormi possibilità di guadagno che questa industria ha da sempre fornito, unito alla forte concorrenza presente nel settore, portano infatti i produttori ad innovare e a trovare sempre nuove fonti di guadagno. A quando gli ologrammi delle nostre Playmate preferite?