Le nanotecnologie scoprono l'America: realizzata con i filamenti di Dna la più piccola mappa del continente americano.
La nano mappa disegna le Americhe con una scala 1:200 miliardi di miliardi. Foto: © Paul Rothemund. |
Mappa... genetica. Paul Rothemund, che ha condotto le ricerche, ha utilizzato eliche di acido desossiribonucleico (il DNA, appunto) che con un sofisticato sistema biochimico è riuscito a piegare, facendogli assumere una forma a labirinto. A questo punto sono entrate in gioco le proprietà tipiche del DNA: il filamento elicoidale sul quale è scritta la nostra identità biologica è costituito infatti dall'alternanza di quattro basi chimiche in gradi di legarsi tra loro a due a due (Scopri i suoi segreti in questo multimedia). Queste sostanze (adenina, timina, citosina e guanina) nella microscopica mappa americana e in tutti gli altri disegni che Rothemund ha realizzato, funzionano un po' come i pixel di uno schermo televisivo: le basi, di volta in volta attivate o disattivate, esprimono "valori" di luminosità che nell'insieme sono in grado di formare un'immagine completa.
Origami microscopici | ||||
Giocare con la biologia. Ma perché un serio scienziato si mette a disegnare con il DNA? Semplice: giocare con le sostanze che sono alla base degli organismi potrà tornare utile, secondo gli studiosi, per la creazione di microdispositivi di altissimo livello. Una tecnica in grado di impiegare le eliche di DNA così da poterle utilizzare a nostro piacimento potrebbe inoltre aprire la strada alla sintesi di nuovi materiali e alla manipolazione di atomi e molecole. Strada peraltro molto lunga e irta di pericoli e difficoltà.
(Notizia aggiornata al 21 marzo 2006)