La carta dei primi modelli di fax è una cosiddetta carta termica, cioè una carta trattata con un’emulsione a base di modificanti (sostanze sensibili al calore), coreattivi (che permettono di evidenziare un’altra sostanza attraverso una reazione chimica), pigmenti e sostanze atte a formare il colore. La testina della stampante, attivato il tasto di trasmissione del fax, si surriscalda; il calore liquefa il modificante che scioglie il coreattivo e le sostanze coloranti, permettendo loro di miscelarsi ai pigmenti, rendendo in questo modo possibile la riproduzione di un’immagine sulla carta. Questo accadeva acuni anni fa. Ora la maggior parte dei fax funziona a carta comune.