Innovazione

Denuncia del WWF: In Italia 300mila cacciatori non abilitati

Pesante denuncia degli ambientalisti.

Sarebbero oltre 300mila, in Italia, i cacciatori non abilitati all'uso di armi, e la situazione sembra in fase di peggioramento in alcune regioni del Nord, in particolare Lombardia e Liguria. Infatti, secondo la denuncia del WWF, queste due regioni si preparano ad approvare dei provvedimenti che prevedono, rispettivamente, di autorizzare il trasporto delle armi vicino alla abitazioni e di sparare anche al buio. Tra l'altro, per alcuni tipi di caccia come quella al cinghiale o altri ungulati, vengono usate carabine a canna rigata, armi potentissime e precise. Alcuni modelli di carabine, come il fucile da guerra Kalanishkov oggi demilitarizzato, è oggi consentito per l’uso venatorio. Questo tipo di arma, utilizzata per la caccia, può sparare un proiettile (seppur senza alcuna precisione) fino a 3 chilometri di distanza, una potenza di fuoco, aggiungono gli ambientalisti, "inaudita e sproporzionata per il suo uso dilettantistico".

Il problema principale è però dato dal fatto che oltre un terzo dei cacciatori italiani non avrebbe "mai sostenuto l’esame di abilitazione all’uso delle armi, avendo la licenza di caccia da più di 40 anni e all’epoca questa abilitazione non era richiesta". Non c'è quindi da sorprendersi, secondo il WWF, se ad ogni stagione venatoria si susseguono gli incidenti di caccia, che l'anno scorso ad esempio hanno provocato 23 morti e 50 feriti, e nelle stagioni "peggiori" hanno visto anche 80 vittime. Tra il 30 e il 40% dei circa 900.000 cacciatori ha infatti più di 60 anni e non non essendo abilitato non possiede "una adeguata conoscenza delle leggi che regolano oggi la caccia, né è stata aggiornata visto che tale esame è stato instituito soltanto nel 1967 a seguito dell’entrata in vigore della Legge Quadro 799, la quale sostituiva la precedente farraginosa normativa del Regio Decreto nel 1939", concludono gli ecologisti, che sottolineano la pericolosità della situazione attuale per l'incolumità dei cittadini che vanno a caccia ma anche di quelli che non ci vanno.

Photo Credits: http://www.flickr.com/photos/simonov/292784240/

27 settembre 2010 Stefano Caneva
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