La conferenza dell'11 dicembre a Cancun delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici ha avuto l'effetto di sensibilizzare ulteriormente i numerosi paesi che hanno preso parte all'incontro. Paesi che sono toccati da vicino dalle alterazioni dell'ecosistema. Uno fra tutti è il Perù, stato ricoperto da foreste per 72 milioni di ettari (tre volte la Gran Bretagna) e che ha subito i danni della deforestazione.
Solo nel 2000 sono spariti 250.000 ettari, ma Antonio Brack Egg, ministro dell'ambiente, si è posto l'obiettivo di riparare al problema e ridurre a zero il disboscamento entro il 2021. Sono stati convocati i migliori enti sulle ricerche scientifiche, come PSI (Planetary Skin Institute) e NASA, i quali offriranno i loro strumenti di analisi in accordo con il patto chiamato REDD+ stabilito nel summit dell'ONU.
Un dispositivo particolarmente utile sarà ALERTS, un sistema di valutazione e resoconto sul cambiamento del territorio che sfrutta i dati della NASA e complicati algoritmi studiati dai ricercatori dell'Università del Minnesota. Mentre l'impianto PRODES, dell'agenzia spaziale brasiliana, utilizza esclusivamente immagini da satellite per piccole zone, ALERTS permette di ottenere ricerche e risultati a livello globale.
Scirtto da: Alice Ajmar
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