I non morti o zombie, se preferite) sono sempre più di moda ultimamente. Al cinema, in televisione ed anche nei videogiochi, rappresentano una risorsa inesauribile che negli anni, grazie alla tecnologia, ha raggiunto livelli prima impensabili appassionando tantissimi cultori dell’horror che da Resident Evil in poi hanno iniziato ad apprezzarne le "doti". Il gioco di cui vorrei parlarvi oggi, però, mi ha subito fatto pensare a qualcosa di diverso, interessante e dall’elevato potenziale. Lo dico da addetto ai lavori oltre che da appassionato.
Sto parlando di Dead Island, un videogioco che Techland sta sviluppando per PC, PS3 e Xbox 360 e in pubblicazione per fine anno, con al centro dell’attenzione infiniti zombie da affrontare per poter sopravvivere e, si spera, scappare da un contesto idilliaco (la classica isola turistica dove tutti sognano di andare) che ben presto si trasformerà in un vero e proprio inferno. Cosa distingue però un titolo apparentemente comune dalle molte produzioni viste nell’ultimo periodo? Sicuramente, senza entrare nel dettaglio della struttura ludica proposta, che potrete approfondire leggendo l'approfondita anteprima pubblicata su UpperPad, dal punto di vista squisitamente tecnico l’elemento più importante è caratterizzato dall’engine utilizzato dagli sviluppatori: il Chrome Engine 5, che potrebbe settare nuovi standard in tal senso.
Parliamo infatti di un motore grafico di altissimo livello, che non farà della pura forza poligonale il suo miglior pregio, ma che potrebbe risultare determinante per la qualità e per i dettagli messi a disposizione del giocatore. Vi basti sapere, che per la prima volta il comportamento dei non morti sarà molto più elaborato e contraddistinto da una cura poligonale ben sopra la media, con muscoli e carni perfettamente modellati e in grado di generare talmente tante variabili nei danni inflitti da risultare ben più che un semplice videogioco.
Ovviamente tale prodotto è caldamente consigliato ad un pubblico adulto, ma cosa c’è di meglio di un po’ di sana violenza videoludica quando non vi sono riferimenti a fatti o eventi naturali? L’importante è scegliere con attenzione dove andare in vacanza, non si sa mai...
Roberto Ritondo