Un nuovo sistema biometrico per riconoscere gli iscritti a una biblioteca sfrutta il riconoscimento della struttura dei vasi sanguigni delle mani.
Lettura della mano. Il sistema giapponese all'opera. |
A prova di sbadato. Il suo utilizzo è presto detto: una volta registrati i propri dati al computer, sarà possibile accedere al prestito anche per i più smemorati. Sarà sufficiente passare la mano (difficilmente dimenticabile a casa) sullo scanner per venire riconosciuti.
Sui libri sarà applicata una piccola targhetta RFID, la tecnologia radio per il riconoscimento a distanza utilizzato per esempio dal Telepass, per rendere ancora più veloci le operazioni di prestito. Il sistema sviluppato dalla Fujitsu, infatti, prevede che i libri vengano riconosciuti automaticamente all'uscita e assegnati all'iscritto che si è fatto riconoscere con la lettura della mano.
Codici a barre naturali. Come è noto ogni persona possiedono alcuni particolari che la rendono unica al mondo. Queste caratteristiche, impronte digitali, DNA, denti, timbro della voce e il sistema delle vene, sono difficilmente riproducibili e sono sempre più utilizzate per il riconoscimento. Di queste tecniche biometriche (la biometria è la scienza che si occupa di verificare tramite alcune caratteristiche specifiche l'identità di un soggetto) fanno già parte la scansione dell'iride, utilizzata in alcuni aeroporti, o il face recognition che in pochi secondi analizza il volto di una persona calcolando determinati punti del viso, come ad esempio la distanza tra gli occhi o l'altezza degli zigomi, per ricavarne i precisi tratti somatici. La lettura delle impronte digitali poi inizia ad essere utilizzata anche per altri scopi, oltre che per l'identificazione di individui sospetti, come ad esempio l'autorizzazione a transazioni della propria carta di credito.
(Notizia aggiornata al 3 gennaio 2006)