Innovazione

Oltre il muro del suono: dal Concorde al QueSST

La Nasa ritiene di poter superare i limiti che hanno decretato la fine del trasporto aereo supersonico, quello dei Concorde e dei Tupolev.

Il sinonimo di aereo da trasporto supersonico è Aérospatiale-BAC Concorde, per tutti semplicemente Concorde, l’aereo che poteva viaggiare a due volte la velocità del suono (Match 2) a 17.000 metri di altezza. Tra il 1976 (primo volo) al 2003 (dismissione definitiva) coprì diverse rotte, ma la più famosa nell'emotivo immaginario collettivo è rimasta la Parigi-New York, che il Concorde poteva percorrere in tre ore e mezza contro le sette dei normali voli commerciali. Era insomma il frecciarossa dei cieli, realizzato da un consorzio anglo-francese (da qui il nome "concorde", concordia).

Il Concorde fu dismesso anche per gli elevati costi di gestione e per i problemi sollevati dalle comunità locali per via del bang supersonico. © Bettman/Corbis

La dismissione del Concorde avvenne sia per le criticità evidenziate dall'inchiesta seguita all'incidente del 2000 (l'Air France 4590 precipitò al decollo, causando la morte di 113 persone) sia a causa degli elevati costi di gestione, tra consumi e manutenzione.

Dall'altra parte della Cortina di Ferro, l'Unione Sovietica aveva "risposto" con il Tupolev Tu-144, che per motivi più o meno simili ebbe vita ancora più breve. Da allora, nonostante i tanti progetti, nessun aereo passeggeri supersonico ha ripreso a volare nei cieli del nostro pianeta.

Il Tupolev, rivale sovietico del Concorde, non ebbe maggiore fortuna. © Bruce Adams

La Nasa ci riprova. Adesso l'Ente spaziale americano vuole ridare vita al concetto di aereo da trasporto supersonico, fissando però alcuni paletti: costi di gestione contenuti, riduzione degli inquinanti e una soluzione per il "bang" supersonico, particolare che renderebbe il progetto più accettabile alle comunità locali attorno agli aeroporti.

È Charles Bolden, amministratore della Nasa, a dare l'annuncio: «Stiamo lavorando per rendere i voli aerei più “verdi” e più sicuri. Nel 2017 saranno 70 anni da quando Chuck Yeager per la prima volta ruppe la barriera del suono in volo orizzontale con il Bell X-1, e pensiamo che siano maturati i tempi per un nuovo supersonico commerciale».

1947: il Bell X-1 fu il primo aereo a superare la barriera del suono in volo orizzontale. © Nasa

Bang dolce. L’ente spaziale americano ha commissionato a un gruppo di ricerca guidato dalla Lockheed Martin Aeronautics di Palmdale (California) un piano preliminare per un QueSST, acronimo di Quiet Supersonic Technology.

Dopo aver definito le soglie sonore da non superare, il gruppo dovrà realizzare un velivolo di prova pilotato in grado di volare a velocità supersonica producendo un "bang dolce", definito "a battito cardiaco". La Lockheed Martin riceverà 20 milioni di dollari per realizzare il progetto preliminare, che nei piani della Nasa dovrebbe portare, entro il 2020, a un nuovo aereo passeggeri in grado di superare la barriera del suono.

3 marzo 2016 Luigi Bignami
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