Davvero incredibili i risultati che la mente umana può ottenere anche senza alcuno sforzo analitico o scientifico, ma semplicemente dando spazio al proprio potenziale intellettivo e creativo, arrivando a immaginare e “vedere” situazioni e oggetti destinati poi a divenire reali e tangibili.
Eravamo partiti con la fantascienza, poi sono arrivate le prime rudimentali idee - svelate ma non realizzabili - ed ora che tutto è pronto per accogliere la tanto attesa tecnologia 3D saremo pronti per questo nuovo cambiamento? Vista ancora come qualcosa di poco chiaro e misterioso da molte persone, così come per tutte le svolte tecnologiche degne di rilievo, anche questa ennesima rivoluzione potrebbe a breve trasformarsi da oggetto misterioso a indispensabile strumento sempre più presente nella vita quotidiana, così come lo erano state in passato invenzioni decisamente più “normali”, quali ad esempio i primi apparecchi di telefonia mobile.
Affinché una tecnologia si possa diffondere facilmente è necessario però ragionare basandosi su tutte le possibili conseguenze che essa porta con sé, attraverso lo sviluppo di nuove soluzioni e, in parallelo, senza escludere che ad ogni azione corrisponde una reazione, idealmente riscontrabile in problematiche di varia natura legate all'utilizzo di nuovi strumenti tecnologici. Difficile, se non impossibile, definire ad oggi gli sviluppi e le conseguenze di un mercato che potrebbe portare un legame sempre più forte tra l’uomo e la “macchina”, ma si spera sempre che siano le idee umane a regolare lo svolgimento naturale degli eventi e delle trasformazioni e non viceversa. Altrimenti, la nuova tecnologia assomiglierebbe pericolosamente alla trama di un film, che noi stessi avremmo scritto. A quel punto, la tecnologia di ieri, solo immaginata), diventerebbe quella del nostro domani. Per fortuna che “la cosa migliore riguardo al futuro è che arriva solo un giorno alla volta” altrimenti non basterebbero tre dimensioni per definirne l’impatto.
Roberto Ritondo