Innovazione

Da New York a Shanghai con un razzo: quanto ci vorrà?

Elon Musk progetta di usare il suo nuovo sistema di lancio per voli intercontinentali della durata di mezz'ora. Quali ostacoli ci separano dall'ambizioso scenario?

Nella sua ultima, visionaria presentazione all'International Astronautical Congress 2017 di Adelaide (Australia), dopo aver illustrato i piani per le missioni lunari e marziane, Elon Musk ha stupito l'audience con una "chicca" finale: ha parlato della possibilità che il sistema di lancio che ci porterà sul Pianeta Rosso possa essere anche sfruttato per brevi voli suborbitali, e rendere quasi tutte le città della Terra raggiungibili in mezz'ora o poco più.

Un solo sistema multiuso: il BFR servirà anche da cargo per la ISS (qui lo vediamo "agganciato", in un rendering), e servirà per raggiungere Marte o tornare sulla Luna. © SpaceX

Nei piani di Musk, il sistema di razzo-veicolo spaziale BFR (Big Fucking Rocket, ma il nome è provvisorio), permetterebbe di andare da New York a Shanghai in 39 minuti - in pratica, un tragitto casa-ufficio. Ma quali sarebbero le sfide tecniche da superare prima che il sogno si possa avverare?

Il viaggio tipo. Nell'animazione presentata da Musk (che potete vedere nel video qui sotto), i passeggeri raggiungerebbero una piattaforma galleggiante al largo della città di partenza e si imbarcherebbero sul veicolo spaziale.

Il razzo di SpaceX - il BFR - sarebbe lo stesso che nel 2024 potrebbe portarci su Marte, ma invece di spingere la navicella oltre l'atmosfera terrestre la invierebbe dall'altra parte del globo, facendola sfrecciare alla velocità massima di 27 mila km orari. Dopo la separazione dal primo stadio, velivolo e secondo stadio arriverebbero a destinazione, atterrando, ancora una volta, in mezzo al mare.

Per quale mercato? Benché entusiasmante, il progetto desta molte perplessità, a partire dalla fattibilità economica: Musk ha detto che il biglietto per un simile volo ipersonico non costerebbe più di un ticket di classe economica a pieno prezzo, tuttavia viene difficile immaginare un'ampia domanda per questo tipo di offerta.

Quanto costerebbe far operare il sistema? Quanti posti potrebbe offrire il veicolo? Lo stesso Concorde andò in pensione, nel 2003, a causa degli esorbitanti costi di manutenzione, a fronte di tratte limitate e biglietti dai prezzi esorbitanti.

Chi se la sentirà? Dato non trascurabile: quante persone sarebbero disposte a sopportare le sollecitazioni fisiche e psicologiche di un volo suborbitale per un viaggio che potrebbero compiere, anche se più lentamente, in aereo? Musk non ha fornito dettagli sull'esperienza di volo: quelli suborbitali richiedono comunque un minimo di preparazione fisica e non sono per tutti.

Lockheed Martin, SpaceX, Elon Musk, Marte, Pianeta Rosso, Deep Space Gateway, Big Falcon Rocket
Uno spaccato del veicolo spaziale del sistema BFR, che nei piani di Musk dovrebbe essere lungo 48 metri. © SpaceX

Lontano dalla meta. Le vibrazioni, il rumore e i rischi associati al lancio di un razzo richiederebbero poi piattaforme di arrivo e partenza lontane da centri abitati. Le ore risparmiate in volo potrebbero quindi essere spese per raggiungere il sito di lancio o rientrare in città da quello di arrivo (in misura minore, è un problema che abbiamo anche con gli aeroporti).

Sicurezza. C'è infine l'aspetto tecnologico. Nonostante SpaceX abbia reso il riciclo di parti dei razzi una questione quasi di routine, prima di poter lanciare civili con vettori spaziali occorrerà che l'operazione divenga normale e quotidiana come far decollare e atterrare un aereo.

Finora, il numero di lanci filati lisci di fila inanellato da SpaceX è 16: molto, nel settore dei lanci spaziali, un po' poco, perché diventi un modo abituale di viaggiare. Per i più attenti, comunque, il merito di Musk è stato, di nuovo, quello di spingerci a ragionare fuori dagli schemi, anche in termini di trasporto spaziale.

10 ottobre 2017 Elisabetta Intini
Ora in Edicola
Scopri il mondo Focus. Ogni mese in edicola potrai scegliere la rivista che più di appassiona. Focus il magazine di divulgazione scientifica più letto in Italia, Focus Storia per conoscere la storia in modo nuovo ed avvincente e Focus Domande & Risposte per chi ama l'intrattenimento curioso e intelligente.

La Bibbia è il libro più famoso del mondo. Eppure, quanti sanno leggere fra le righe del racconto biblico? Questo numero di Focus Storia entra nelle pagine dell'Antico Testamento per comprendere dove finisce il mito e comincia la storia, anche alla luce delle ultime scoperte archeologiche. E ancora: la Crimea, terra di conquista oggi come ieri; l'antagonismo fra Coca e Pepsi negli anni della Guerra Fredda; gli artisti-scienziati che, quando non c'era la fotografia, disegnavano piante e animali per studiarli e farli conoscere.

 

ABBONATI A 29,90€

Come sta la Terra? E che cosa può fare l'uomo per salvarla da se stesso? Le risposte nel dossier di Focus dedicato a chi vuol conoscere lo stato di salute del Pianeta e puntare a un progresso sostenibile. E ancora: come si forma ogni cosa? Quasi tutti gli atomi che compongono ciò che conosciamo si sono generati in astri oggi scomparsi; a cosa servono gli scherzi? A ribadire (o ribaltare) i rapporti di potere; se non ci fosse il dolore? Mancherebbe un segnale fondamentale che ci difende e induce solidarietà.

ABBONATI A 31,90€
Follow us