Da sempre i ricercatori cercano di sfruttare le caratteristiche di resistenza e leggerezza della seta tessuta dai ragni. Ma sempre senza risultati eclatanti: allevare i ragni come si fa con i bachi da seta si è rivelato un compito impossibile, dato che tendono a divorarsi tra di loro. E i tentativi di creare in laboratorio un materiale che ne imiti le caratteristiche hanno comportato finora grosse difficoltà e pochi risultati concreti. Fino ad oggi.
Acqua e poco più. Le nuove fibre sono state create nel laboratorio dell’Università di Cambridge (Regno Unito) a partire da un materiale chiamato idrogel, composto per il 98 per cento di acqua e per il 2 per cento di silice e cellulosa, tenuti insieme da particolari molecole.
Nella lavorazione, le fibre possono essere estratte dal gel: l’acqua evapora, e rimane il filo super-resistente, leggero e molto flessibile (vedi video a fine pagina). Tutta questa lavorazione può avvenire a temperatura ambiente e senza l’uso di solventi chimici, il che significa che è assai pulita rispetto alla produzione di materiali come il nylon.
Multiuso. Per ora ne sono stati prodotti solo poche decine di milligrammi, ma i ricercatori sperano che il processo possa presto essere replicato su larga scala. La tela di ragno artificiale potrebbe servire per i più svariati usi, dalla produzione di caschi per le bici alle ali degli aerei, dal filo per suture chirurgiche riassorbibili alla tela per paracadute e ai giubbotti antiproiettile.