Ultimo aggiornamento del 23 marzo 2012. Entro stasera verrà completata l'operazione di prelievo del carburante dai serbatoi della Costa Concordia. Secondo il direttore generale di Costa Crociere, Gianni Onorato, può dirsi «evitato il potenziale disastro ecologico». A questo punto restano a bordo minime quantità di carburante, che non sarà possibile
aspirare dalle pareti dei serbatoi. La quantità è così piccola da non rappresentare un rischio rilevante per l’ambiente. La prossima fase sarà quella detta di caretaking, ovvero di monitoraggio e pulizia del fondale da materiali ed oggetti usciti dalla
nave: durerà circa 1/2 mesi e se ne occuperà la società olandese Smit Salvage (la stessa che ha provveduto al defueling). Per quanto riguarda la rimozione dello scafo, sono in corso le
valutazioni dei 6 progetti presentati. La scelta avverrà entro metà aprile.
Aggiornamento del 22 febbraio 2012. Le condizioni meteorologiche favorevoli hanno consentito di completare la prima fase dello svuotamento (o debunkering)
dei 6 serbatoi di prua, contenenti circa 1.350 tonnellate di carburante
sul totale di 2.200. La seconda fase inizierà domani, prevede lo
svuotamento dei 9 serbatoi posizionati nel doppio fondo di poppa e
dovrebbe completarsi in circa 2 settimane, condizioni meteo permettendo.
Resta così inalterata la stima iniziale dei 28 giorni necessari per
portare a termine l'intera operazione.
Resteranno poi alcuni serbatoi interni, di capacità più ridotta, per i
quali deve ancora essere realizzato un piano d’intervento, per capire se
e come sia possibile raggiungerli attraverso i compartimenti della
nave.
Aggiornamento del 13 febbraio 2012. Terminate le operazioni preliminari da ieri pomeriggio è iniziato il prelievo del carburante (o debunkering) dalla nave Costa Concordia. L’operazione – affidata alla Smit Salvage, società olandese specializzata – è cominciata dalle cisterne più esterne che contengono circa 1.400/1.500 tonnellate di carburante su un totale di 2.200 e andrà avanti 24 ore al giorno: se le condizioni del mare si manterranno favorevoli, tutto il carburante dovrebbe essere travasato in una nave cisterna nell’arco di 4 settimane.
Su ogni serbatoio sono state montate due valvole su
altrettanti fori: mentre da uno viene estratto il carburante, nell’altro
viene pompata acqua per mantenere l’equilibrio del relitto.
Che ne sarà del carburante travasato? Verrà restituito dall’armatore,
Costa Crociere, che ne resta comunque il proprietario. Prima di essere reimpiegato verrà “ripulito” da sostanze (come l’acqua) che potrebbero averlo contaminato.
Terminato il debunkering, si affronterà il problema della rimozione del relitto.
Tutti i contenuti di Focus.it relativi al disastro della Costa Concordia.