di Luca Busani
Poteva Microsoft essere da meno di Apple? E, soprattutto, poteva essere un caso l'arrivo di Windows 8, un sistema operativo su misura per i display touchscreen? Microsoft ha infatti presentato Surface, il primo tablet made in Redmond.
"In dotazione avrà una speciale cover ultrasottile con tastiera integrata"
C’è sempre una prima volta - La vera rivoluzione riguarda innanzitutto il radicale cambio di direzione intrapreso da Microsoft: quando Bill Gates ha avviato l’azienda negli anni Ottanta, aveva in mente una software house che doveva sviluppare il sistema operativo più utilizzato al mondo. A differenza del rivale-amico Steve Jobs, non ne voleva sapere di hardware e computer e questa linea guida è stata seguita fedelmente per oltre tre decenni. Con Surface, invece, Microsoft si getta in prima persona nella mischia dei tablet PC, preparandosi all’inevitabile scontro con Apple.
Un nome già sentito - Il nome Surface, in realtà, non è una novità assoluta in casa Microsoft e, anzi, potrebbe generare confusione nei lettori più attenti. Si tratta, infatti, del primo nome che era stato scelto per l’attuale progetto PixelSense, uno speciale tavolino multitouch in grado di rilevare più input contemporaneamente e di identificare ciò che viene appoggiato sopra, grazie a una serie di videocamere integrate. Il dispositivo in questione, tra alti e bassi, continua a essere utilizzato in luoghi di intrattenimento pubblici, come bar, hotel e ristoranti, ma non ha mia riscosso grande successo.
Un nome, due modelli - Surface presentato lunedì scorso a Los Angeles non ha nulla a che vedere con quest’ultima tecnologia, ma è il primo tablet made in Redmond. Il suo battesimo commerciale è stato tenuto da Steve Ballmer in persona che ha sciolto parecchi nodi riguardo il nuovo dispositivo. Il tablet verrà lanciato in due diverse configurazioni: una per l’utenza “consumer”, con un processore di tipo ARM, schermo HD e peso e spessore notevolmente ridotti, e una per il pubblico “professional”, con una CPU Intel X86, display Full HD e dimensioni leggermente maggiori. Analogamente, i due modelli monteranno release differenti di Windows 8: il primo userà la versione RT “semplificata”, mentre il secondo quella Pro, che offrirà le stesse funzioni di un normale computer.
Tanti punti in comune - La scocca del tablet sarà in resistentissima lega di magnesio, la memoria al suo interno andrà da 32 a 128 GB e avrà le stesse connessioni di un PC, dalle porte USB all’antenna Wi-Fi, dal lettore di schede di memoria all’uscita video per collegarlo a un monitor esterno.
Lo schermo misurerà 10,6 pollici di diagonale e sarà un touchscreen Gorilla Glass di ultima generazione, con il supporto alla tecnologia Digital Ink, che permette di scrivere e disegnare con la massima precisione, grazie a una sensibilità che può raggiungere i 600 punti per pollice.
Accessori unici - Grande interesse ha suscitato, inoltre, la dotazione di serie del nuovo Surface che includerà un'apposita cover magnetica colorata, spessa soltanto 3 millimetri, che lo proteggerà quando sarà chiuso e si trasformerà in una pratica tastiera con trackpad integrato quando verrà aperto. Il supporto per sostenere il tablet è, invece, integrato nel suo coperchio posteriore, mentre chi acquisterà la versione “professional” riceverà anche uno speciale pennino attivo.
Punti oscuri - Nella presentazione di Surface ci sono tanti spunti interessanti, ma anche altrettanti punti oscuri. Per esempio, quale sarà la reale autonomia del dispositivo? Della batteria si sa ancora poco. Ma dov’è il modulo 4G? Forse Microsoft sta ancora contrattando con gli operatori, o forse pensa a banali chiavette esterne, che con Windows si potrebbero installare in un attimo. E quando arriverà sul mercato questo tablet? E, soprattutto, quanto costerà? Questi dati sono ancora top secret, ma siamo certi che entro le prossime festività sarà in tutti i negozi, con un prezzo in linea con quello dell’iPad per la versione base e con quello del MacBook Air per la “professional”.
Microsoft balla da sola - Perché, poi, nessuno ha posto l’accento sull’integrazione con la console Xbox 360? D’altra parte, è risaputo che Windows 8 supporterà la nuova tecnologia SmartGlass e, probabilmente, a Redmond vogliono perfezionare l’intero sistema prima di farlo toccare con mano al pubblico. L’interrogativo più grande riguarda, però, la scelta di Microsoft di produrre “in casa” questo dispositivo: perché? E perché non affidarsi a un partner collaudato, come Acer, Asus oppure Toshiba? Che effetti avrà, infine, questa decisione sul mercato?
La sfida con Android... - D’accordo, chi meglio di Microsoft può conoscere il nuovo sistema operativo Windows 8? In più, la produzione interna consentirebbe di contenere i costi di produzione, eliminando alla radice il problema delle licenze. Non dimentichiamo che Apple ormai ha fatto scuola e ha dimostrato che i margini di profitto rimangono comunque ampi. Certo è che molti partner storici potrebbero essere scoraggiati da questa scelta e decidere di ripiegare su Android. A proposito, riuscirà Surface a superare le vendite dei tablet “sponsorizzati” da Google? L’interfaccia promette bene, ma saranno i prezzi di vendita a mettere la parola fine sulla disputa.
… E quella con Apple - E con il nuovo iPad? Qui la questione si fa ancora più complicata: Apple parte sicuramente da una posizione privilegiata, ma la maggior compatibilità con i software di uso quotidiano - come Office - potrebbe giocare a favore di Microsoft. Come avevamo preannunciato, il prossimo autunno sarà davvero rovente, tra iPhone 5 e Microsoft Surface, ma attenzione anche al terzo incomodo: il mese prossimo potrebbe arrivare sul mercato il tablet Nexus 7, prodotto da Google insieme ad Asus, a un prezzo che non dovrebbe superare i 200 dollari. (sp)