La bomba a neutroni è una bomba nucleare a potenza ridotta. Fu introdotta dalla Nato come arma nucleare tattica, da campo di battaglia, cioè con bassa potenza esplosiva e forte emissione di radiazioni. L’esplosione vera e propria, infatti, dovrebbe avere un raggio di 200-300 metri. In realtà la bomba rende radioattivo tutto il materiale generato dalla formazione del cratere che, ricadendo a terra, inquina a lungo il territorio. È costituita da una piccola bomba a fissione (a uranio) che, scoppiando, innesca l’esplosione di una piccola bomba a fusione sottoponendo ad altissima pressione e temperatura una miscela di trizio e deuterio: i nuclei di questi due isotopi dell’idrogeno si fondono formando elio e liberando energia e neutroni. Un sistema esterno, che nella bomba a neutroni è costituito per lo più da berillio, innesca un’ulteriore reazione liberando neutroni. In seguito al trattato Inf (Intermediate nuclear forces) le armi nucleari a potenza ridotta sono state ritirate dall’Europa.