È un apparecchio che serve a controllare la presenza di persone in un qualsiasi ambiente. Ne esistono di vari tipi e si basano sull’immissione di una radiazione energetica nell’ambiente, poi raccolta da un altro apparecchio. Se questo rileva alterazioni nelle caratteristiche della radiazione, vuol dire che nel frattempo qualcosa si è mosso. Quelli a raggi infrarossi sfruttano il calore emesso da tutti i corpi sotto forma, appunto, di raggi infrarossi. Per mezzo di una lente, la radiazione infrarossa proveniente dall’ambiente viene convogliata su di un elemento piroelettrico (per esempio, cristalli di tormalina), che ha la proprietà di convertire una variazione della propria temperatura in un segnale elettrico. È sufficiente una differenza di 1,6 gradi centigradi per determinare un allarme. Altri rilevatori usano radiazioni elettromagnetiche. Eventuali movimenti alterano le caratteristiche delle radiazioni emesse e le modificazioni vengono rilevate dall’apparecchio. Esistono anche rivelatori video a tecnologia digitale. Quattro telecamere controllano da diversi angoli uno stesso ambiente, le cui immagini digitali vengono suddivise in zone sensibili. Una variazione nei toni dei grigi normalmente rilevati dalle telecamere indica la presenza di un oggetto in movimento e provoca l’invio di un segnale d’allarme.