Non c’è automobile elettrica che tenga: il mezzo di locomozione ecologico per eccellenza rimane sempre la bici. Non sono in pochi, però, a preferire il jogging al ciclismo, un po’ perché stare in sella per lungo tempo può causare mal di schiena ed altre noie muscolari ed un po’ perché aiuta maggiormente a mantenersi in forma. Nel 2008, in seguito ad un grave infortunio alle gambe, lo statunitense Bryan Pate si è ingegnato per unire le due diverse attività fisiche in un solo oggetto: è nata, così, la prima bicicletta ellittica, il perfetto connubio tra podismo e ciclismo.
Dopo vari prototipi ed un primo modello di prova - dal prezzo a dir poco esorbitante - è finalmente arrivata la versione commerciale definitiva: si chiama ElliptiGO 3C, ha un passo lungo 137 cm e pesa quasi 20 kg; non ha il sellino e la lunghezza delle pedane su cui si deve salire è regolabile, così come l’altezza della colonna del manubrio. Grazie alla sua configurazione fortemente personalizzabile, lo stesso modello è utilizzabile praticamente da chiunque, uomini, donne e bambini. La vera novità rimane comunque il movimento richiesto per far avanzare questa bici: l’atleta deve salire in piedi su due lunghi pedali e, alternando regolarmente la spinta delle gambe, muove un ingranaggio ellissoidale, che è a sua volta collegato alla ruota posteriore ed in questo modo viene fatta girare correndo. Ha tre diversi rapporti di marcia, che possono essere variati come nelle più comuni mountain bike, ottimizzando le prestazioni su qualsiasi tipo di terreno. I benefici che offre questo nuovo mezzo sono molteplici: oltre ad una maggior efficacia dell’esercizio ginnico, la posizione eretta consente al ciclista d’essere molto più visibile, soprattutto nel fitto traffico urbano, e di correre meno rischi. Il modello 3C è disponibile in tre colori - verde, nero ed arancione - e costa circa 1.300€: il prezzo può sembrare molto al di sopra della media, ma se confrontato con quello del suo predecessore 8C - che, per la cronaca, rasentava i 2.000€ - risulta decisamente più accettabile.
Chissà quanto tempo ci vorrà prima di riuscire a vedere una bicicletta ellissoidale lungo le nostre strade: certo è che, ad esempio, i tornanti di montagna mal si presterebbero ad essere scalati con un mezzo dal peso tanto importante e dalla maneggevolezza piuttosto dubbia; l’ElliptiGO è sicuramente più adatta ai lungomari chilometrici di città come Miami e Santa Monica. (ga)