Una trivella ecologica ad acqua calda che renda più economica e quindi conveniente da produrre l'energia geotermica, una delle fonti "pulite" che in futuro potrebbe portare al superamento della dipendenza dal petrolio. Ne sono convinti i suoi finanziatori a Google.org, il braccio filantropico del gigante della new economy: ispirato a un motore di jet, il nuovo dispositivo realizzato dalla Potter Driller sarà utilizzato per bucare la roccia profonda, dove si raggiunge una temperatura superiore ai 200 gradi centigradi, procedendo poi a pompare acqua nel buco. La roccia bollente fratturata renderà sempre più calda anche l'acqua, che tornata in superficie sarà utilizzata per mettere in funzione turbine e produrre elettricità.
Questi sono i principi degli EGS (Sistemi geotermici avanzati), che possono essere applicati praticamente ovunque e, secondo una ricerca del MIT di Boston, se riuscissero ad estrarre appena il 2% dell'energia imprigionata nelle rocce sotterranee tra i 3 e i 10 km di profondità del sottosuolo degli USA, avrebbero prodotto ben 2mila 500 volte il fabbisogno annuo di energia di quel paese. I progetti simili già avviati in Australia, Islanda e Germania hanno fruttato migliaia di megawatt, e in queste realtà le centrali geotermiche sono utilizzate come base del sistema elettrico, visto che sono produttive per circa il 90% del tempo senza praticamente produrre gas serra, mentre la percentuale di quelle basate su combustibili fossili è ferma tra il 65 e il 75%. Il sistema EGS, dopo essere stato in fase di prova per due anni, sarà sperimentato per la prima volta ad agosto di quest'anno e potrebbe creare nuove e finora impensabili frontiere nella produzione di energie rinnovabili.