I cosiddetti “dolcificanti intensivi”, come saccarina, aspartame e acesulfame, sono ottenuti per sintesi chimica. La saccarina è una molecola artificiale: viene ricavata dall’acido ortosolfobenzoico, ottenuto a partire da un idrocarburo, il toluene. Contiene sodio, che la rende 400-500 volte più dolce del normale zucchero (saccarosio). Anche l’acesulfame è un sale creato in laboratorio, simile alla saccarina: contiene però un atomo di potassio ed è circa 150 volte più dolce dello zucchero. L’aspartame si fabbrica unendo due aminoacidi (i componenti delle proteine), la fenilalanina e l’acido aspartico, che vengono riprodotti artificialmente, ma sono presenti in natura nelle piante e nella carne. L’aspartame è 200 volte più dolce del saccarosio. Altri dolcificanti si ricavano da sostanze naturali, trasformate per mezzo di enzimi: il maltitolo dal maltosio, a sua volta ottenuto dall’amido presente in cereali come il mais; il lattitolo dal lattosio, lo zucchero del latte; l’isomaltitolo dal saccarosio.