I fuochi artificiali si ottengono bruciando una miscela di sostanze chimiche, solitamente solfuro di antimonio, carbone e zolfo, più composti metallici che, scaldati dal calore prodotto dalla combustione, emettono luce colorata. Per altri colori si usano invece i cosiddetti coloranti spettrali, sostanze che, tornando alla temperatura ambiente dopo esser state scaldate ad alte temperature, si liberano dell’energia di troppo emettendo luce colorata: blu con i sali di rame, rosso con i sali di stronzio, verde con il bario.
Cubi pirotecnici. Alle polveri si aggiunge acqua, per ottenere un impasto che viene tagliato in cubetti e ricoperto di polvere esplosiva. Il tutto viene inserito in un rivestimento di cartone (razzo) insieme a una miccia. Quando il razzo esplode, i cubetti vengono sparpagliati in cielo facendo apparire, secondo come sono stati inseriti, fontane di luce e scritte. I razzi vengono accesi simultaneamente, o in sincronia con una musica, controllata via computer, tramite un microchip inserito nel rivestimento.
Per saperne di più: Pratical pyrotechnics. Illustra composti e strumenti necessari per la pirotecnica (in inglese).